Non è assolutamente facile districarsi in questi giorni nella grande confusione che regna sovrana nelle proiezioni modellistiche sul medio e sul lungo termine: solitamente l’attendibilità delle mappe si abbassa così tanto solo di fronte a fasi di cambio stagionale o, più in generale, di stravolgimenti barici ad ampia scala. In sostanza, anche se il compito del previsore diventa più arduo, dobbiamo prendere queste oggettive difficoltà come indicazioni positive, nel senso che qualcosa sta per cambiare rispetto al trend così statico delle ultime settimane.
L’inverno incombe e con dicembre debutta la nuova stagione: in questa prima fase la forza straripante del Vortice Polare sta dando linfa all’anticiclone, ma gradualmente le ondulazioni del flusso atlantico eroderanno la fortezza barica e così ci avviamo verso un maggiore dinamismo, seppure probabilmente senza grossi scossoni in ambito mediterraneo centro-occidentale a causa di un persistente ingombro dell’alta pressione oceanica. Per il momento non ci saranno discese fredde artiche degne di nota, ma un primo blitz potrebbe realizzarsi proprio attorno all’8 dicembre: difficile dire se saranno le nostre regioni o quelle balcaniche ad essere più coinvolte, anche perché mancano davvero troppi giorni prima che tale scenario venga in essere.