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Arrivano il freddo e le precipitazioni, ma dove colpiranno?

di Diego Martin
22 Gen 2007 - 09:36
in Senza categoria
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Dalle GFS-MTG si può vedere per mercoledì il transito del profondo minimo al suolo sul Nord Italia con la "lingua" fredda a 500 hPa che punta la Valpadana. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Ormai siamo alla vigilia della prima vera irruzione di aria fredda di questo inverno molto anomalo; come detto in precedenza questa irruzione fredda probabilmente porterà un peggioramento del tempo su tutta la Penisola e probabilmente risulterà più consistente su parte della Lombardia, Alta Toscana, Est Lombardia, Nord Est Italia e sul Versante Tirrenico. Questo peggioramento probabilmente sarà meno consistente su parte del Piemonte (in particolare quella occidentale), della Valle d’Aosta e sul medio e basso versante Adriatico. Resto comunque dell’idea che per la previsione dei fenomeni sarà fondamentale il Nowcasting (previsioni a brevissimo termine) perchè la disposizione dei minimi al suolo è ancora molto incerta.

Andando per ordine tra ieri ed oggi l’Hp subtropicale si è spostata rapidamente con i suoi massimi a 500 hPa a Sud della Sicilia, mentre i suoi massimi al suolo dopo essersi fusi con quelli dell’Hp delle Azzorre sono migrati verso l’Islanda dove, a 500 hPa, si è posizionata anche la gobba dell’Hp delle Azzorre. Questi movimenti hanno aperto la strada ad un flusso di aria fredda dalle alte Latitudini verso i Pirenei dove ha dato vita ad una depressione al suolo che si approfondirà mentre le correnti da SW a 500 hPa la faranno transitare tra oggi e domani sul Nord Italia. Nel pomeriggio di domani l’arrivo dell’aria fredda sull’Italia potrebbe attivare dei rovesci o locali temporali.

Mercoledì questa depressione al suolo si sarà approfondita notevolmente e si troverà tra il Nord Est Italia e l’Austria dove continuerà a richiamare aria fredda mentre una “lingua” più fredda a 500 hPa punterà la pianura Padana e così su tutta Italia a quella quota le correnti saranno dai quadranti meridionali ad esclusione del Nord Ovest Italia, dove invece le correnti saranno già dai quadranti settentrionali a tutte le quote. Al suolo invece le correnti saranno da SW su tutto il Centro Sud mentre al Nord, per la posizione del minimo, saranno orientali.

Tra mercoledì e giovedì però ai bordi orientale dell’Hp delle Azzorre scenderà verso Sud un minimo al suolo che punterà i Pirenei dove si approfondirà. Nei giorni a seguire questo minimo avrà un destino molto incerto, ma stando ai modelli odierni potrebbe avanzare un po’ verso Nord Est per poi sprofondare verso il Sahara interessando solo il Versante Tirrenico e la Sardegna. Nel frattempo il minimo lasciato sul Nord Est scorrerà velocemente verso Sud Est andando ad interessare tutta Italia.

Per il momento limito la previsione a a giovedì mattina in quanto l’evoluzione meteo resta incerta anche a brevissimo termine e molto dipenderà dalla formazione dei minimi al suolo e dalla loro velocità di spostamento. Consiglio quindi di seguire il nowcasting che potrebbe dare vita a modifiche nelle previsioni. Ad oggi questa mi sembra l’evoluzione più probabile e mercoledì valuteremo come proseguirà. Aggiungo solo che nel lungo termine sembra sempre più probabile il ritorno del dominio anticiclonico sul Mediterraneo Occidentale e sul Centro Nord Italia (in particolare al Nord Ovest).

Da Stamane inizieranno deboli precipitazioni sulla Lombardia e sul Nord Est, precipitazioni che in giornata tenderanno a propagarsi a tutto il Nord e parte del versante Tirrenico e risulteranno più consistenti tra Est Liguria, Lombardia e Nord Est, mentre saranno meno consistenti sul Piemonte in particolare sulla parte Ovest e su parte della Valle d’Aosta. Domani le precipitazioni dovrebbero propagarsi a buona parte d’Italia ad esclusione del basso versante Adriatico e saranno anche molto consistenti sulle zone ad Est del Ticino e a Nord del Po, tra Est Liguria e Alpi Apuane e sul basso Tirreno. Fenomeni intensi potrebbero verificarsi sulle zone prealpine del Nord Est e sempre sul Nord Italia (in particolare Liguria e zone ad Est del Sesia), tra il pomeriggio sera rischio di temporali o rovesci che potrebbero portare qualche fiocco di neve fino in pianura. Sul Centro Ovest Piemonte e parte della VdA giornata grigia con precipitazioni sparse, intermittenti e probabilmente neanche molto consistenti.

Mercoledì avremo un lento miglioramento su Piemonte e Valle d’Aosta con il ritorno del sole mentre sul resto del Nord avremo degli strascichi con tante nuvole ed alcune precipitazioni probabilmente nevose ma poco o per nulla significative. Sul Centro Sud tempo instabile con tante nuvole e piogge o rovesci su tutto il Versante Tirrenico e al Sud. Giovedì e nei giorni a seguire il tempo probabilmente migliorerà su tutto il Nord (giovedì probabilmente ancora qualche residuo fenomeno al Nord Est), mentre al Centro Sud persisterà un tempo instabile con piogge e rovesci sparsi più probabili al Sud.

Termicamente le temperature nei prossimi giorni diminuiranno su tutta Italia e tenderanno a portarsi sotto media. Questo farà si che all’inizio della settimana al Nord la neve da 700mslm potrebbe sfiorare localmente le quote pianeggianti. Durante la settimana anche sul Centro la quota neve tenderà a scendere fin verso i 700mslm, mentre al Sud dovrebbe restare sempre oltre i 1100mslm. Tra mercoledì e giovedì toccheremo l’apice del freddo con punte minime di -12° a 850 hPa (1480mslm in libera atmosfera) sulle Alpi e di 0° sul Sud. Nei giorni a seguire le temperature tenderanno a riprendere ad aumentare in particolare in quota.

Confermo che sulle Alpi, le nevicate dei prossimi giorni porteranno ad una quota media di 1000mslm accumuli significativi (sup. 35cm/24h) dalle Alpi Lepontine verso Est mentre sul resto del Comparto Alpino Occidentale gli apporti saranno più scarsi e penso che gli accumuli massimi difficilmente supereranno i 30cm (alcune zone alpine potrebbero vedere anche molto meno). Le temperature previste però faranno sì che da domani l’impianto di innevamento artificiale possa essere utilizzato con buoni rendimenti già oltre i 1000mslm e con ottimi rendimenti oltre i 2000mslm sia di giorno che di notte, ma da sabato la quota di utilizzo dell’impianto di innevamento artificiale con un buon rendimento tornerà a salire notevolmente.

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