In questi giorni abbiamo ampiamente accennato alla saccatura fredda che potrebbe raggiungere l’Italia a fine Novembre, ma già attorno al 22 del mese si vedono cenni di un primo cambio circolatorio. Aria più fredda, inserita all’interno di un’onda di bassa pressione in transito sul Centro Europa, si adagerà alle Alpi, determinando in pratica l’attenuazione di quella cupola anticiclonica d’origine nord-africana protagonista per diversi giorni. La mappa GFS, per il 23 Novembre, mostra chiaramente l’ansa ciclonica in addossamento alle Alpi.
L’avvento delle debole ondulazione di bassa pressione, attesa tra domenica e lunedì, non sembra in grado di portare particolari fenomeni, ma almeno avrò il merito di smuovere la piatta circolazione atmosferica di questi giorni. Solo sul Nord si potranno avere fenomeni precipitativi parzialmente degni di nota, mentre va sottolineata la ripresa del vento: la seconda mappa mostra proprio lo scenario dei venti nella notte fra domenica 22 e lunedì 23 con le forti correnti nord-occidentali attese sui crinali e valli alpine occidentali (dislivello barico fra i due versanti alpini), oltre che verso i Mari di Corsica e di Sardegna. Questa maggiore ventilazione non solo porterà aria più fresca, ma romperà le inversioni termiche che hanno portato tempo uggioso e nebbioso al Nord.
Questo primo disturbo all’egemonia anticiclonica sul Mediterraneo non avrà comunque buon successo, se verrà confermato il successivo avvento dell’alta pressione delle Azzorre da martedì 24, che potrebbe protrarsi per buona parte della settimana. L’anticiclone delle Azzorre porterà temperature ben meno estreme di quelle avute negli ultimi giorni, specie al Sud e sulle Isole.