Dopo numerosi annunci previsionali finalizzati al bel tempo per fine anno e l’inizio del nuovo 2009, ecco che invece si sta sviluppando l’improvvisa sorpresa di fine anno. La causa di questa virata previsionale va attribuita alla stessa goccia fredda transitata ieri sul Nord Italia che, in allontanamento verso la Francia, potrebbe in seguito dover tornare indietro sui propri passi andando a posizionarsi nei pressi delle Alpi Occidentali (vedremo poi più avanti le dinamiche bariche previste da alcuni modelli).
Il modello americano GFS conferma, fin dalle proiezioni di ieri, l’arrivo di un corpo nuvoloso nella seconda parte dell’ultimo dell’anno verso il Nord Italia e le zone tirreniche centro-settentrionali, grazie al posizionamento congeniale del piccolo vortice nei pressi del Massiccio Centrale, a poca distanza dalle Alpi Occidentali. Nelle prossime mappe focalizziamo l’attenzione su quel che accadrà allo scoccare della mezzanotte. Su Val Padana centro-occidentale e zone tirreniche centro-settentrionali sopraggiungeranno man mano le precipitazioni, prevalentemente nevose al Nord per la presenza di un consistente cuscinetto freddo nei bassi strati.
La prognosi previsionale tuttavia non si può ancora sciogliere: non è infatti ben chiara la traiettoria dell’insidiosissimo vortice, al quale sarà collegato l’ammasso nuvoloso atteso verso il Settentrione. La dinamica GFS è quella maggiormente perturbata, in quanto il Vortice tenderebbe a posizionarsi sul Golfo del Leone, creando le condizioni per un richiamo di correnti umide sud/occidentali verso il Nord e le aree tirreniche, in scorrimento al di sopra del cuscinetto freddo presente in Pianura Padana.
Ad ormai soli 2 giorni dal momento clou di San Silvestro/Capodanno ecco invece come i modelli europei intravedano un’evoluzione barica decisamente differente, potenzialmente meno favorevole al peggioramento ed alle stesse precipitazioni nevose del Nord-Ovest.