Luglio 2015 passerà alla storia come uno dei mesi più caldi di sempre in Italia. Le sue temperature medie, pur non raggiungendo le vette dell’ineguagliabile agosto 2003, sono rimaste costantemente oltre 3 gradi sopra la norma, raggiungendo picchi di quasi 6 gradi oltre la norma. E tutto ciò tenendo conto della media nazionale, basata sul monitoraggio di un centinaio di località sparse da nord a sud, lungo le coste, in pianura, nelle valli, in collina e in montagna.
Negli ultimi giorni abbiamo però assistito all’annunciato e sospirato mini-break. Mini-break nel senso che in effetti si è rotta (break appunto) la calura estrema dei giorni attorno al 20 del mese, per quanto, in gran parte d’Italia, continui a fare più caldo della norma.
La temperatura media, a livello nazionale, è scesa però di 3 gradi, passando da circa 28°C a circa 25°C (la norma del periodo è però meno di 23°C!), e localmente i cali termici sono stati ben più significativi. Al Nord-Est, tra il 22 e il 25 luglio, localmente ci sono stati cali fino a 7-8 gradi.
Meno efficace il cambiamento a livello di fenomeni temporaleschi. In effetti gli sconquassi da taluni annunciati non ci sono stati. Nel week-end non sono mancati i temporali, anche forti, qualche nubifragio, qualche grandinata, ma in maniera piuttosto disorganizzata e temporanea, non molto diversamente da quanto accaduto, in certune parti d’Italia, al clou dell’ondata di caldo. Nessun ciclone, insomma, è transitato sull’Italia.
I fenomeni più significativi del passaggio del fronte atlantico si sono concentrati ben oltre i confini italiani, tra Paesi Bassi, Germania e Polonia, dove anche le temperature spesso non hanno raggiunto nemmeno i 20 gradi.
Le correnti atlantiche si sono però lentamente imposte su quelle mediterraneo-africane, almeno al Nord Italia, portando una netta mitigazione del clima, favorita anche da una maggiore ventilazione. Minore è stato l’impatto di questa rinfrescata al Centro e soprattutto al Sud, dove anzi ora è atteso un nuovo importante rialzo termico.
Rialzo termico che successivamente si propagherà anche al Nord Italia e al Centro Europa, per un nuovo intenso impulso africano, che potrebbe però durare solo qualche giorno.
Il fronte polare infatti, molto attivo durante tutto il mese di luglio, ma confinato tra Isole Britanniche e Scandinavia, in agosto approfittando della naturale decadenza stagionale, potrebbe tendere a scendere un po’ più verso sud e ad inibire pesanti e persistenti ondate di caldo fin nel cuore dell’Europa. Ma nel sud dell’Europa la sua influenza dovrebbe essere ancora marginale.
Agosto potrebbe così proseguire tra tentativi di rimonte africane, che probabilmente non avranno la persistenza di luglio, e spallate atlantiche foriere di ondate temporalesche.
Il mini-break in corso ci consente almeno di tirare il fiato e di aspettare con maggior serenità quello che ci offrirà l’ultimo mese dell’Estate, che tradizionalmente in Italia è anche il più atteso e sinonimo delle tanto agognate ferie!