MARZO 2013 DA VECCHI TEMPI – Gelo e neve non hanno quasi mai concesso tregua su una fetta importante dell’Europa nel corso dell’intero mese di marzo: tutto ciò è stato causato dalla grande anomalia della circolazione atmosferica su scala emisferica (di cui parlato ampiamente in [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/27123-1-anomalie-marzo-invernale-che-proseguono-ad-aprile]questo articolo[/url]), che ha convogliato in modo costante gelide correnti artiche verso il Vecchio Continente. Anche l’Italia ha risentito di quest’anomalia subendo un mese di marzo dai connotati particolarmente perturbati, seppure si siano avute solo le briciole dal punto di vista del grande freddo e della neve che hanno lambito principalmente il Nord Italia ([url=https://www.meteogiornale.it/notizia/27114-1-tra-freddo-neve-e-piogge-al-nord-italia-un-marzo-da-clima-del-passato]link per l’approfondimento[/url]). Per ritrovare un mese di marzo così freddo bisogna tornare indietro di almeno un quarto di secolo su tutte le aree maggiormente colpite, anche se fra gli anni ’60 ed ’80 i mesi di marzo freddi e nevosi erano comuni, lo confermano un po’ tutte le statistiche.
CONFRONTO CON PRECEDENTE DEL 1987 – Si sono sprecati paragoni per ritrovare un mese di marzo così freddo e quasi tutti, sia per quanto concerne l’Europa che l’Italia del Nord, citavano il mese di marzo del 1987, ovvero ben 26 anni fa. Ebbene, in alcune aree del Continente marzo 2013 si è rivelato addirittura più rigido, perché la distribuzione delle ondate di freddo fu differente. Osservando la cartina sotto si può notare come il grande freddo del 1987 concentrò tutta la sua forza anomala, in stile prettamente più invernale (da vero Burian per essere più chiari) sul cuore dell’Europa Orientale, area balcanica, Mar Nero e settori meridionali della Russia. Viceversa, le ondate artiche del marzo 2013 si sono rivelate più incisive su parte dell’Europa Centro-Occidentale. Nel complesso, sull’Italia il marzo 2013 è stato più temperato di quello del 1987, quando il grande gelo interesserò un po’ tutto il Paese, in modo più pesante le regioni adriatiche.