Lo abbiamo letto tutti quanti, il NOAA ha lanciato un nuovo allarme, per le temperature eccezionalmente alte rilevate nello scorso mese di Giugno.
Stando alle informazioni ricevute dall’insieme delle stazioni di rilevamento, distribuite (ma non in modo omogeneo) sulla superficie terrestre e quella marina, Giugno 2005 è stato il più caldo dal 1880 sull’Emisfero Nord, mentre è al secondo posto a livello globale.
Si parla, quindi, di un’accelerazione dell’effetto serra a livello globale, di pericolo di scioglimento rapidissimo dei ghiacci polari, ecc.
Tuttavia, osservando le rilevazioni termometriche effettuate via satellite, le cose stanno andando diversamente.
Giugno è stato, sì, caldo, ma con uno scarto termico di soli +0,11°C rispetto alla norma.
Per trovare un mese di Giugno più “caldo” di questo, a livello globale, basta andare indietro di soli tre anni, al 2002, che fu +0,22°C.
Le zone terrestri sono state più calde (+0,20°), rispetto alle zone oceaniche, che sono state quasi in media (+0,05°C), mentre l’Emisfero Nord è stato decisamente più caldo di quello Sud (+0,26°C contro -0,04°C, addirittura nell’Emisfero Australe ha fatto più freddo del normale!).
Queste differenze si spiegano con la presenza delle zone urbane ed industrializzate, che hanno una netta influenza sulla temperatura terrestre, e che sono presenti proprio sulle zone terrene e sul nostro Emisfero nella loro massima concentrazione.
Possiamo parlare, in questo caso, più che di “effetto serra”, di “effetto cappa di calore”.
Per gli stessi motivi, il Polo Nord è stato molto caldo (+0,48°C di scarto dalla norma), mentre quello Sud è stato praticamente in media (+0,05°C).
Perché queste differenze tra le temperature satellitari e quelle strumentali terrestri?
Anzitutto la serie delle osservazioni terrestri parte dal 1880, mentre le rilevazioni satellitari solamente dal 1979, quando oramai una gran parte del riscaldamento degli ultimi due secoli si era già verificato.
Inoltre, le rilevazioni terrestri coprono solo una parte della superficie della Terra, e molto poco della superficie oceanica, mentre il Satellite effettua misure più capillari e precise.
Infine, occorre ricordare che le misurazioni satellitari vengono effettuate ad una certa quota, e non sulla superficie.
Tuttavia, il fatto che, dal 1979, la temperatura rilevata tramite satellite sia variata di poco (un trend di riscaldamento di appena +0,05°C. e tutto concentrato sull’Emisfero Nord), lascia delle perplessità sia per quanto riguarda l’evoluzione del futuro climatico del nostro Pianeta, sia per quel che riguarda l’entità effettiva del riscaldamento stesso.