GIUGNO TRAVAGLIATO – A metà mese l’estate era improvvisamente esplosa, ma quell’anticiclone africano, seppure intenso, si è rivelato decisamente effimero. Ne è così seguita una terza decade di giugno nuovamente molto instabile su gran parte del Continente, per effetto di un’area depressionaria nord-atlantica che si è andata a localizzare per molti giorni sul cuore dell’Europa. In particolare, nell’ultima settimana (periodo compreso fra il 23 ed il 29 giugno) le piogge sono state protagoniste in un’ampia fetta del comparto centro-orientale europeo, anche laddove l’emergenza alluvioni aveva imperversato nella prima parte di giugno. Si è trattato comunque di fenomenologia temporalesca a macchia di leopardo, associata anche ad episodi estremi, ma non diffusi. Di fatto, solo le zone occidentali dell’Europa e parte di quelle mediterranee hanno beneficiato di bel tempo con assenza quasi totale di precipitazioni.
ANDAMENTO TERMICO – La persistenza di una depressione, alimentata da impulsi freddi settentrionali, ha determinato un clima piuttosto fresco su un’ampia fetta dell’Europa. Le temperature, nel corso dell’ultima settimana, si sono assestate su valori sottomedia, anche di 3-5 gradi su regioni alpine, Francia, parte della Spagna orientale. L’insistita azione dei flussi freschi ed instabili fin sul Mediterraneo ha fatto in modo di causare anomalie termiche negative assai accentuate anche tra Algeria e Tunisia. Viceversa, ha invece fatto più caldo della media su gran parte dei settori orientali europei, specie fra Finlandia ed aree baltiche. Anche la parte più occidentale dell’Iberia, in particolare il Portogallo, ha beneficiato di temperature sopra la media fino a 6-7 gradi sotto l’influsso caldo dell’anticiclone.