L’ultimo mese primaverile è stato segnato da condizioni meteo piuttosto bizzarre, in linea con la primavera: dopo un avvio piuttosto caldo, la seconda parte del mese è stata caratterizzata da temperature più basse, a causa di una circolazione depressionaria alimentata da impulsi d’aria fresca con contributi persino d’origine artica. Nel complesso tuttavia prevalgono, in ambito mensile, le anomalie termiche positive, più accentuate sul lato est del Continente, ma anche su Penisola Iberica e Regno Unito, zone queste ultime colpite dal caldo nella prima parte di maggio.
L’aspetto meteorologico più rilevante è però costituito dalle straordinarie precipitazioni, come possiamo notare dalla cartina sottostante (fonte NOAA) che mostra le differenze dalla norma: i colori dal verde all’azzurro rappresentano le zone dove le precipitazioni sono state superiori a quelle normali per il periodo. Spiccano in particolare le aree fra Serbia e Bosnia, dove sono cadute piogge anche oltre il 400% rispetto alla norma, da cui sono scaturite le disastrose alluvioni. Si segnalano invece deficit negativi sulla Spagna e sul sud della Francia, saltate quasi sempre dalle perturbazioni.