BASSA PRESSIONE IN COLMAMENTO – Il cambiamento meteo sull’Italia è stato davvero pesante: la ferita depressionaria, che ha messo radici sui mari centro-meridionali, ha portato una fase temporalesca davvero rilevante ed insolita per questo periodo, tanto che si può parlare, senza affatto esagerare, di ondata di maltempo nel cuore dell’estate. Il vortice depressionario si trova intrappolato sul nostro Paese e, non essendo più alimentato da flussi nordici, tenderà ulteriormente ad indebolirsi e colmarsi: gli strascichi perdureranno ancora per le prossime 36-48 ore ma, al posto del maltempo, avremo solo instabilità più accentuata nelle ore pomeridiane. Saranno questi i primi passi di un ritorno alla norma con il vortice di bassa pressione che tenderà ad allontanarsi verso est giovedì, scalzato dall’anticiclone africano che tornerà a spingere sul Mediterraneo.
L’ESTATE SCALPITA, RITORNO IN GRANDE STILE – L’estate tornerà così protagonista sull’Italia e lo farà di nuovo nella maniera vista spesso durante le ultime settimane, ovvero attraverso la rimonta di un promontorio anticiclonico mobile di matrice sub-tropicale: dopo il break dal clima decisamente fresco di quest’inizio settimana, la colonnina di mercurio balzerà di nuovo molto in alto nel corso del week-end, stante l’arrivo di aria piuttosto calda nord-africana. Ci attendiamo rialzi delle temperature di 10-15 gradi e questo significherà che si tornerà alla situazione pregressa, con il gran caldo che dovrebbe coinvolgere più direttamente il Centro-Sud: la colonnina di mercurio dovrebbe raggiungere le punte massime (in qualche caso valori prossimi o di poco superiori ai 40 gradi) sulle estreme regioni meridionali e sulle due Isole Maggiori.
NORD ITALIA AI MARGINI – Come accaduto con le ultime ondate di caldo, il Nord Italia dovrebbe essere interessato solo marginalmente dal cupolone africano: le temperature elevate e l’afa rappresenteranno comunque un po’ un disturbo in parte della Val Padana, con il caldo che nel complesso risulterà probabilmente più opprimente soprattutto tra Emilia Romagna e pianura veneta. Il resto del Settentrione non godrà invece più di tanto dell’influsso protettivo dell’alta pressione sub-tropicale: le zone alpine, il Nord-Ovest e le zone pianeggianti a nord del Po risentiranno delle interferenze d’aria più fresca atlantica (legate all’ennesima saccatura con perno sulle Isole Britanniche in movimento verso est), le quali già nel week-end apporteranno crescenti temporali, che localmente potrebbero risultare di forte intensità.
CALDO, QUANDO FINIRA’? – La nuova ondata africana si configura più come un semplice robusto richiamo rovente di matrice pre-frontale: per dirla in parole più semplici, l’azione delle correnti sahariane dovrebbe risultare piuttosto breve e potrebbe quindi non farci soffrire più di tanto. Il week-end sarà certamente caldissimo al Centro-Sud, ma all’inizio della settimana dovrebbero dilagare correnti più fresche atlantiche, pronte a riportare le temperature nei ranghi stagionali con instabilità principalmente al Nord. Non è ancora chiaro se questo flusso d’aria più fresca sarà in grado di sfondare nettamente anche al Sud Italia, o se la bolla africana proverà a resistere tenacemente sul Basso Mediterraneo. In ogni caso, non dovrebbe aversi un nuovo brusco break estivo, al limite solo un po’ di normalità in tutto questo esasperato dinamismo.