Il campo anticiclonico di matrice sub-tropicale è stato letteralmente spazzato via dal Mediterraneo Centrale ed ora assiste impotente all’ennesimo travaso di correnti fresche provenienti dal Nord Europa. L’afflusso di correnti settentrionali trova la sua valvola si sfogo verso le nostre latitudini grazie alla distensione verso nord dell’anticiclone oceanico, il cui fulcro principale sta ormai andando ad occupare le Isole Britanniche.
La parentesi fresca e vivace sull’Italia è attualmente ringalluzzita dalla presenza di un attivo vortice ciclonico a tutte le quote, posizionato sul Centro Europa: un impulso frontale è collegato a tale vortice e si appresta a scivolare lungo i versanti adriatici, dopo aver valicato l’Arco Alpino. L’addossamento della perturbazione alla catena montuosa ha creato i presupposti per la genesi di un minimo barico secondario al suolo, attualmente in approfondimento sul Nord Italia.
La protezione offerta dall’Arco Alpino privilegerà i versanti occidentali dell’Italia ed in particolar modo il Nord-Ovest, ove si attende foehn associato a bel tempo con aria tersa. La parte più attiva del fronte freddo, in movimento verso sud-est, dovrebbe spazzare la Ex Jugoslavia con piogge e temporali localmente forti, ma si attende il coinvolgimento di parte del nostro Paese, in particolar modo le Venezie ed i versanti adriatici.
Su queste zone la convezione dovrebbe favorire fenomeni temporaleschi localmente di un certo rilievo, con rischio di grandinate e di forti colpi di vento: nell’intento d’affinare una previsione ancora più accurata del rischio temporalesco, è bene scrutare la previsione delle velocità verticali negative (nella mappa in basso indicate con le tonalità di rosso scuro, riferite alle ore 14 di questo pomeriggio): queste corrispondono ai moti ascensionali ad un’altezza media di 3000 metri (altezza geopotenziale di 700 hPa) e, laddove coincidono con tassi d’umidità relativa elevati, ecco che la probabilità del temporale cresce ulteriormente. Nel primo pomeriggio, orario di riferimento della prima mappa in basso, vediamo i versanti del medio-alto adriatico in una situazione favorevole ai temporali, successivamente i fenomeni tenderanno a scivolare verso sud, fino alla Puglia.