Continua il grande gelo in Svizzera, con temperature che raggiungono punte degne di nota, anche se lontane dai record storici. Il 25 febbraio la minima più bassa è stata registrata ancora una volta a Glattalp (1.858 m), dove la rete di Unwetterzentrale Schweiz ha rilevato -26,1 °C. La strumentazione dell’Elektrizitätswerk des Bezirks Schwyz ha invece segnato -28,1 °C (sulla questione si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19687). Com’è tipico delle fasi di questo genere, la forte inversione termica ha comportato valori più alti in quota: al bivacco Solvayhütte (4.003 m), nel gruppo del Cervino, la minima è infatti stata di -19,1 °C, mentre al Kleines Matterhorn (3.883 m) di -19,2 °C. Stessa situazione alla Capanna Regina Margherita (4.559 m), nel massiccio del Monte Rosa, dove le misure di Arpa Piemonte segnalano una minima di -20,7 °C.
Tra gli altri dati da annotare, i -24,3 °C di Saint Moritz-Flugplatz (o Samedan, 1.705 m) e i -20,1 °C di Ulrichen (1.345 m). Da sottolineare, ancora una volta, la differenza fra Samedan e il centro di Saint Moritz, dove si era a -14,5 °C. Alla Brévine (1.050 m) infine l’estremo si è fermato a -18,3 °C. Meno esposta l’area italiana, poiché a Livigno (1.891 m) la minima è stata di -15,7 °C (rete del Centro meteorologico lombardo).