La temperatura percepita diventa notizia sia d’inverno che d’estate, durante periodi con condizioni meteo estreme. Sovente l’informazione non viene compresa per quel che vale.
L’index indica la temperatura percepita dall’essere umano. Si tratta di una stima ottenuta con un calcolo matematico, d’estate è molto utile per distinguere il caldo da secco (torrido) da afoso (umido). D’inverno si parla di temperatura percepita quando si definisce la temperatura del vento, ovvero un valore di temperatura che esprime la sensazione di freddo prodotta dal vento.
In questi giorni di grande caldo vi sarà di certo capitato di avere informazioni che parlano di temperatura percepita.
Rispetto a molti anni fa, l’informazione è decisamente più precisa, la meteorologia è una notizia molto cercata. Ma alcune volte la notizia è abbastanza manipolata per divenire importante. Quindi è disinformazione.
Per carità, è più raccapricciante il servizio televisivo dove mostrano le temperature indicate dai display di banche o farmacie, questi danno spesso valori sbagliati.
Ma torniamo all’index, la temperatura percepita diventa lo strumento di massima disinformazione quando il caldo viene messo all’asta, quando si sfoggiano temperature percepite di sperdute stazioni meteo per annunciare valori da capogiro, magari anche di 45/50 gradi percepiti ed oltre!
Non so voi, ma mi è capitato di percepire sulle pelle 45 gradi secchi e reali, e 45 gradi di temperatura percepita. I due valori causano una percezione del caldo ben differente: il primo é caldo torrido, e genera molteplici sensazioni, a taluni causa i brividi sulla pelle, ad altri un senso di bruciore, narici secche, disidratazione.
La seconda, quella del caldo afoso (temperatura percepita di 45 gradi), genera un senso di pesantezza dell’aria e nella pelle. E’ un caldo pressante.
Ambedue condizioni generano sensazione di soffocamento, fatica.
I 45 gradi secchi sono pericolosissimi per la salute perché determinano disidratazione in tempi brevi, e quindi pericolo di reale malessere senza neppure rendersene conto.
Insomma, i 45 gradi secchi sono ben altra cosa dei 37 di Milano città che aveva 44 gradi percepiti, forse non dissimili dai 50 percepiti l’altro ieri in Romagna, ma la sensazione che l’uomo percepisce è differente.
In conclusione, non so se sia un bene o male diffondere la temperatura percepita come notizia da prima pagina, con i suoi valori, anche perché si rischia molto di non dare informazioni corrette. Annunciare che in tal località c’erano 50 gradi percepiti può essere un’erronea informazione, o perlomeno diffusa ad un pubblico che non comprende a fondo il suo significato.
Voi siete contrari o favorevoli alla diffusione della temperatura percepita come notizia?