Più volte abbiamo proposto, “giocando”, scenari che potessero avvicinarsi il più possibile alle linee di tendenza del tempo nell’ultima decade del mese di agosto. Spesso ci siamo basati su quelle che sono state le ultime decadi dei mesi estivi appena trascorsi, incredibilmente puntuali nel proporci evoluzioni quanto mai simili.
Ma proprio nel termine “giocando” abbiamo voluto far risiedere la soggettività di una previsione che allora ancora non poteva godere di adeguata obbiettività, mancando gli elementi necessari per poter tracciare un percorso che si discostasse il meno possibile dalla futura realtà.
Bene, dall’osservazione del tempo previsto ad iniziare dal prossimo weekend fin verso l’ultimo giorno del mese di agosto, pare proprio che la stagione non voglia riservarci quella ripetitività che fino ad ora l’aveva contraddistinta. Non che sia attesa una sostanziale modifica delle configurazioni bariche su scala europea, ma quella che definimmo una volta “la normale conclusione dell’estate” sembra voglia riappropriarsi dei tanti anni perduti.
Già, perché sembra che non vi siano le premesse per il manifestarsi della classica onda termica africana di fine mese. Quelle, per intenderci, che ci fecero sudare a fine maggio, poi giugno ed infine luglio.
Ciò che però sembra incredibile è che tutto ciò avvalorerebbe ancor di più le tesi esposte nell’editoriale pubblicato ieri (dal titolo “qual è il pensare comune sull’estate in corso?) nel quale facevo riferimento agli scambi di opinione avuti in questi giorni di vacanza con una persona anziana attenta osservatrice del tempo.
E se il tutto dovesse procedere come detto, ecco allora che forse ci troveremo a dover fare i conti con un autunno piovoso ed un “generale inverno” rigido e nevoso. Ma anche stavolta (non sappiamo però quanto) stiamo giocando. Non abbiamo indizi necessari nell’ottenimento delle prove.
E così se gli ultimi giorni di agosto ci ritroveremo a dover fare i conti col caldo o se l’autunno sarà più asciutto del normale non stupiamoci. Fa parte dell’imprevedibilità che solo la meteorologia sa offrire a tutti i suoi più attenti estimatori.