Ancora oggi saranno attivi, su molte regioni, gli strascichi della pesante crisi estiva verificatasi nel corso del fine settimana e che ha portato allo sviluppo di condizioni autunnali su buona parte della Penisola. Certo trovarsi dinanzi a condizioni meteorologiche come quelle appena descritte poteva far pensare ad una chiusura prematura della stagione, ma in un contesto climatico come quello del 2005 non è mai detta l’ultima parola.
Gli scambi meridiani hanno dominato la scena per lungo tempo e sembra che l’impianto generale della circolazione atmosferica non sia ancora orientato verso un deciso cambiamento. Abbiamo da tempo dei segnali che fanno presagire, sull’Europa settentrionale, l’arrivo della prossima stagione autunnale.
Abbiamo registrato una ripresa molto decisa della depressione semipermanente d’Islanda. Ma se andiamo ad analizzare con attenzione l’evoluzione che ha portato alla fase perturbata dei giorni passati, ci possiamo rendere conto che, ancora una volta, il tutto è stato provocato dal distacco di una goccia fredda da un’ondulazione principale delle correnti d’alta quota sul comparto settentrionale del continente.
La differenza con quanto accaduto nei precedenti mesi estivi ( ad esempio durante la prima settimana di agosto) è che la portata dell’aria fredda al seguito della depressione in quota è stata notevole (conseguenza del progressivo raffreddamento delle regioni Polari). Ne è derivato un peggioramento corposo, responsabile di piogge copiose su molte regioni alpine ma devastanti nei Paesi oltre confine.
Tuttavia, come spesso capita durante la stagione estiva, il movimento della goccia fredda si è rivelato relativamente rapido, nonostante 24-48 di tempo pessimo. Al seguito, come si evince dalle previsioni presenti nella nostra testata telematica, si avrà un miglioramento deciso, col sole che ritornerà protagonista su tutte le nostre regioni. Ed ecco che l’orgoglio ferito dell’estate ci proporrà un fine agosto dai sapori propriamente estivi, quasi a testimoniare la reazione allo smacco ricevuto.
Tanto che avremo un nuovo supporto Nord Africano che porterà le temperature, localmente, su valori al di sopra delle medie previste per il periodo. Ma se pensiamo che nel giro di pochi giorni si potrebbe passare da valori termici sotto media alla situazione opposta, siamo di fronte alla testimonianza dell’indole burrascosa che ha segnato l’andamento generale dell’estate 2005.