Da qualche giorno ormai si parla del prossimo peggioramento, che dovrebbe portare ad una frenata, anche brusca, della stagione estiva. Ma come da titolo bisogna essere cauti nel lanciarsi in facili proclami tipo “imminente fine della stagione estiva”. Il perché è molto semplice e le esperienze passate servono come monito ai tanti che vorrebbero mettere la “croce” alla stagione estiva del 2005.
Con questo non vogliamo comunque escludere che il proseguo del mese possa portare a condizioni più autunnali che estive, ma non abbiamo gli elementi per poter decretare sentenza certa. Anche perché la meteorologia è una scienza difficile da ritenere esatta. Ed allora, appurato che i prossimi giorni vedranno condizioni di forte instabilità ed un calo termico deciso, dire oggi che l’estate non avrà modo e tempo per rifarsi non è altro che un gioco d’azzardo.
Certo non si nega che agosto rappresenti il mese dove spesso si verificano le prime fasi fresche di stampo quasi autunnale, ma il tutto trova giustificazione in un cambiamento barico che prende vita sull’Europa settentrionale, dove vanno ad abbozzarsi i primi mutamenti meteorologici più o meno consistenti.
Un po’ come sembra debba accadere nel lungo periodo, in prossimità del prossimo ferragosto, quando buona parte dell’Europa Centro settentrionale potrebbe risentire della prima vera circolazione depressionaria a carattere fresco-freddo della stagione. Segnali, questi, che mostrano la strada verso l’entrata della nuova stagione.
Ecco allora che qualche influenza potrà giungere fin verso il bacino del Mediterraneo, ma non ci sarà di che stupirsi perché rappresenterà un evento del tutto normale. Così come non ci sarà nulla di anomalo se la stagione estiva (ricordiamoci che meteorologicamente si conclude il 1° di settembre) deciderà di giocare le ultime carte prima di concedere il piatto ricco all’autunno. Perché non dobbiamo mai scordarci che, come in una scala delle precedenze, il Mediterraneo è normalmente l’ultima zona del Continente dove l’autunno batte i suoi decisi colpi.