Sconcerta davvero l’utilizzo che viene fatto in Italia della Meteorologia, Paese dove sino a qualche tempo fa, le previsioni meteo le considerava al pari dell’Oroscopo. Qualche giorno fa, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo che annunciava neve e gelo al Nord Italia fra Natale e Capodanno, e diversi lettori hanno affermato che la meteorologia non è una Scienza, ma è un qualcosa di improvvisato. Ancor peggio, la Meteorologia non ha alcuna cognizione scientifica.
Però, si ha idea di quanti morti non ci sono stati durante le ondate di maltempo? Della prevenzione che si ottiene dalle previsioni meteo? Ormai un italiano su due segue, ogni giorno le previsioni meteo. In Italia sta esplodendo l’interesse per questa scienza, che nuova non è.
Forse la Meteorologia diventa stregoneria anche per colpa nostra (chi fa meteo, intendo), infatti anche se ogni articolo di previsione a lungo termine che pubblichiamo nel Meteo Giornale, vien condito di avvisi, che quanto contenuto è da confermare, il dubbio del fraintendimento è notevole. Facciamo male o bene a descrivere il trend del tempo sul lungo termine? Vedevo che con cura di particolari, taluni si spingono a previsioni sino a 30 giorni.
Non penso sia sbagliato fare previsioni a 30 giorni, così pure come indicare un trend stagionale, e non è pretenzioso preparare articoli e spiegare il significato di quelle mappe colorate ai lettori. Il Meteo Giornale, fa ogni giorno uno sforzo aggiuntivo, analizza i suoi contenuti al fine di individuare i termini deboli che potrebbero, in una veloce lettura, divenire illusori o erronei.
Qualche giorno fa, abbiamo deciso di non utilizzare, per l’ondata di freddo che doveva giungere nella notte tra Natale e Santo Stefano, il termine Burian.
Tecnicamente potrebbe, ma non è, essere anche una sorta di Burian, quello venuto in queste ore. Questo termine è noto fra gli appassionati di meteo come sinonimo di gelo, come ondata di freddo rilevante, al pari di eventi come quelli del 13 dicembre 2001, oppure dicembre 1996, gennaio 1985, ed etc..
Burian è per antonomasia gelo, ondata di freddo rilevante, di neve.
Meteo Giornale fa giornalismo (siamo una testata giornalistica registrata in Tribunale), descrive con termini semplici i perché del tempo e del clima ad una platea di lettori che è giunta a circa 100.000 unità giornaliere, un valore che ci obbliga ad essere scrupolosi nel dare l’informazione. Inoltre, i nostri articoli, sono presenti anche sul Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, le previsioni meteo su una decina di quotidiani.
Ed allora, è Burian o no quello che abbiamo avuto? No, non lo è, semmai gli somiglia. Forse la somiglianza deriva dall’assenza di vere ondate di freddo sull’Italia, dalle ormai pochissime occasioni di vento freddo dalla Russia.
Tuttavia, siamo in un periodo meteorologico interessante, le prospettive dei modelli matematici indicano la possibilità, dopo l’Epifania, di situazioni favorevoli al Burian, anche se nessuno di noi è in grado di dirvi se poi ci sarà. Di sicuro, questo sembra un buon inverno, iniziato precocemente rispetto ad altri, con nevicate intense in molte regioni dell’Emisfero Boreale.
E tuttavia, quello appena venuto, non è Burian. Bologna, città simbolo dei blizzard con la Bora, è senza neve, e la temperatura è solo vicina a zero gradi. E’ nevicato sulle pianure venete e friulane, così come su Torino, fiocchi su Milano e nevicata a nord della città, dove era ampiamente previsto. Non è nevicato, e neppure era previsto, nelle coste adriatiche, così su Genova e nelle coste toscane.
Il blizzard di Santa Lucia del 13 dicembre 2001, fu vero Burian, questo no.
In tutta franchezza e senza intenzione di polemica, mi pare che in Italia per divenire famosi si debba partecipare ad un reality show, ed in meteorologia dare notizia che è prossima la fine del Mondo.
C’è chi annuncia Ere Glaciali imminenti, chi invece che Venezia sarà presto sommersa dalle acque per il Global Warming, che non ci sarà più neve sulle Alpi, che i Poli entro pochi anni perderanno i ghiacci, oppure, che le nevicate record del Piemonte sono colpa del Governo.
Che caos! In effetti la moderna scienza meteorologica è figlia del caos, quello atmosferico, ovviamente non quello urlato da reality weather forecast.
Una persona anziana mi diceva, la serietà, ripaga sempre.