Dinamicità primaverile: l’ultima settimana ha proposto quella variabilità tipicamente primaverile, ove per variabilità intendiamo l’alternanza tra condizioni meteorologiche nettamente distinte. Prima abbiamo avuto il caldo, poi i temporali e un netto calo delle temperature, infine un ritorno dell’Alta Pressione.
L’Anticiclone Africano: anche stavolta il miglioramento meteo è coadiuvato da un consolidamento del promontorio anticiclonico africano, capace di far risalire rapidamente le temperature e dar luogo a condizioni di bel tempo. Ma come dicemmo giorni or sono, stavolta la fase anticiclonica avrà vita breve o comunque non risulterà così incisiva come in passato.
L’Atlantico: uno degli elementi da tenere in debita considerazione è il risveglio, improvviso, della Depressione d’Islanda. Stiamo parlando di quel Vortice ciclonico in grado di pilotare, instancabilmente, fronti perturbati da ovest verso est. Spesso tali sistemi penetrano nel Mediterraneo producendo effetti differenti a seconda della stagione. Ora si rischia la riproposizione di intensi temporali.
Ancor più interessante l’evoluzione successiva: l’analisi modellistica comparata conferma l’ipotesi di un avvio di maggio decisamente fresco e fortemente instabile. La causa sarebbe imputabile alla modifica sostanziale della configurazione barica europea: un blocco anticiclonico oceanico, diretto verso il Regno Unito, porterebbe una possente ondulazione ciclonica meridiana – alimentata da aria moderatamente fredda nordica – fin verso il Mediterraneo. Si aprirebbe in tal modo una fase abbastanza anomala, segnata da temperature inferiori alla norma e precipitazioni piuttosto abbondanti.