Maltempo, non c’è sosta: dopo un breve intervallo, peraltro segnato da ulteriori piogge su alcune regioni, stiamo per affrontare un altro violento peggioramento. Pioverà tanto, tra oggi e domani, e localmente avremo temporali o addirittura nubifragi. Soffierà furioso lo Scirocco, che come al solito andrà a penalizzare alcune aree d’Italia.
E’ colpita della Depressione Iberica: la scorsa settimana si è creata un’ampia falla ciclonica tra il nord Africa e la Penisola Iberica. La vicinanza al nostro Paese ci ha esposto ad un primo peggioramento sul finire della settimana. Ora, invece, complice l’ulteriore espansione verso est dell’intera struttura il maltempo diverrà ben più corposo e diffuso. Il rinvigorimento ciclonico è dettato dall’intervento, sempre in sede iberica, di un Vortice nord atlantico. Quest ultimo è riuscito a vincere il fragile connubio tra l’Alta delle Azzorre – ad ovest – e l’Alta continentale – ad est.
Prospettive anticicloniche convincenti: fortunatamente andremo incontro ad un periodo altopressorio evidente. I movimenti barici che si stanno creando faciliteranno il ritorno dell’Alta delle Azzorre sull’Europa occidentale e da lì avrà modo di espandersi sull’Italia. Quando? Probabilmente a cavallo tra fine marzo e i primi d’aprile. Significa che osserveremo condizioni meteo prettamente primaverili, all’insegna della stabilità e dei primi veri tepori stagionali.
Durerà?: se fino a ieri, lo ribadiamo, i modelli sembravano indicare una fase anticiclonica duratura, negli ultimissimi aggiornamenti hanno manifestato importanti variazioni. Peraltro proprio in occasione dell’editoriale a lungo termine sottolineammo come lo sbilanciamento anticiclonico ad ovest avrebbe potuto facilitare l’inserimento di eventuali ondulazioni cicloniche nel cuore del Mediterraneo. Non solo. L’eventuale elevazione a nord, in direzione del Regno Unito, potrebbe addirittura esporci all’intervento di masse d’aria fredda di origine artica. E guarda caso il tutto potrebbe accadere in concomitanza delle festività pasquali. Ipotesi, certo, ma non per questo trascurabili.