Damocle, era un cortigiano della corte di Dionisio I di Siracusa che riteneva il tiranno baciato dall’alea, poiché possessore di grande potere ed autorità. Il tiranno gli propose uno scambio di parti per poter far saggiare questa presunta fortuna ma, alla fine di un banchetto, Damocle si accorse di avere sopra la sua testa una spada sostenuta da un esile crine di cavallo.
Dionisio, che l’aveva fatto sospendere in aria, gli spiegò che rappresentava tutte le difficoltà e le incertezze della vita di potere. Preoccupato per la sua incolumità, Dionisio perse il gusto per la vita di potere e chiese di poter rinunciare a questa che vita che riteneva così fortunata.
Questo breve racconto leggendario, appartenente alla cultura greca classica, è una metafora per introdurre e spiegare in modo diverso i timori ed i dubbi sulla situazione evolutiva nel medio e lungo termine.
L’Europa si appresta al cambio circolatorio generalizzato, grazie ad una espansione anticiclonica azzorriana che si eleverà verso nord e, al contempo, si formerà una sorta di blocking altopressorio ad est, dove verrà convogliata una buona dose di aria sub-tropicale fungente da spinta meridiana.
Tra le due figure anticicloniche si insinuerà lo “splittamento” polare di estrazione artico-marittima.
Arrivati a questo punto della descrizione sinottica iniziano le principali incertezze sul tipo di dinamismo barico poiché, nell’aggiornamento dei vari run modellistici, abbiamo assistito a ripetuti est-shift o west-shift.
La mia opinione è che la temuta falla barica semi-permanente, a sud-ovest del Portogallo, continuerà ad influire negativamente sul tempo Mediterraneo e peninsulare (nello specifico); nella bipolazione anticiclonica, con spostamenti meridiani a nord-ovest e nord-est, avverrà un consequenziale ed inevitabile cedimento barico nel mezzo, ovvero proprio nei dintorni della penisola iberica.
Codesta diminuzione pressoria fungerà da esca per la profonda ondulazione delle westerlies in seno ad una saccatura abbastanza fredda e precipitativa, specie per il nord-Italia e per i settori montani alpini ed appenninici.
Nelle prossime ore vi potranno essere anche modificazioni parziali del quadro meteo-climatico che potranno favorire l’entrata di isoterme più fredde e una miglior distribuzione termico-precipitativa sulle nostre regioni. Nello svolgimento della manovra sinottica potrebbe svilupparsi una seconda situazione fredda, grazie ad un richiamo di aria latente e fredda da nord/nord-est ma, ad oggi, sembra molto più palese un mantenimento delle condizioni dinamico-cicloniche nella norma.
La situazione è totalmente in fieri e perciò non mancheremo di aggiornarvi con nuovi resoconti previsionali. Ad oggi, dopo un primo affondo polare, non sembra seguire una staffilata fredda ma una persistenza di condizioni variabili, con temperature che rientreranno nella media.
C’è comunque molto fermento per quella che potrebbe essere una seconda parte d’inverno “con i fiocchi”.
Ad majora.