Fase anticiclonica all’apice: l’Anticiclone subtropicale sta per mostrare i primi cenni di sofferenza. Un abbassamento dei valori di geopotenziale, alla quota isobarica di 500 hPa, si tradurrà in un valori di pressione un po’ più bassi e in un abbassamento delle temperature. Ciò non vuol dire che avremo un cedimento della stabilità, che bene o male dovrebbe accompagnarci anche per buona parte della prossima settimana.
Primi tentativi atlantici: oltre all’indebolimento, vi sarà uno spostamento dei massimi anticiclonici verso la Penisola Iberica. Il concomitante abbassamento del flusso perturbato atlantico, per ora non risolutivo, dovrebbe portare qualche fronte nuvoloso a ridosso delle Alpi. Non solo, possibile un rinforzo dei venti occidentali e una contrazione di nebbie e nubi basse.
A quando un vero cambiamento? Osservando le varie proiezioni modellistiche possiamo dirvi che nell’ultima decade vi sarà qualche possibilità in più per un ingresso più convincente delle perturbazioni atlantiche. Un Vortice Polare piuttosto compatto, in sbilanciamento verso est, andrà a facilitare un ulteriore abbassamento della circolazione oceanica con parziale coinvolgimento dell’Italia. Tuttavia, questo va detto, molto dipenderà anche da come andrà a disporsi l’Anticiclone. Pare infatti che non abbia la minima intenzione di abbandonare definitivamente il Mediterraneo, arroccandosi in particolare sulla Penisola Iberica.