Bene, proponiamo oggi, a Voi lettori, una visione stagionale differente rispetto a quella paventata in vari articoli reperibili nel vasto archivio del MTG. Un gioco, perché tale potremo definirlo, che esula appunto dalle rigide quanto obbiettive basi scientifiche meteorologiche. Una sintesi ragionata, considerando l’autunno come tipica stagione di transizione. Mettendone in luce l’essenza del significato. Puro e semplice.
Ne deriva un intento ideologico, condivisibile oppure no, ma pur sempre radicato alla realtà dei fatti. Indispensabili nel poter tracciare un primo bilancio di un trimestre finora rivelatosi sostanzialmente “normale”. E per far ciò vogliamo volontariamente partire dalla fatidica data del 21 settembre, quella nota ai più come effettivo inizio stagionale. Perché chi ha poca dimestichezza con la materia, trova magari oggettive difficoltà nel considerare le prime due decadi di settembre, “autunno”.
Tuttavia, ci pare quanto mai importante porre l’accento sul termine utilizzato precedentemente nella definizione di normalità stagionale: “sostanzialmente”. Una parola fondamentale nel discriminare una zona piuttosto che un’altra. Imprescindibile nel rendere più obbiettiva un’analisi diametralmente opposta. Ecco allora che le eccezioni locali fanno sì che la regola venga rispettata. Una norma che ci consegna il significato etimologico di normalità.
E se volessimo catapultarci nel concreto, non potremmo scordarci l’ingrediente base dell’autunno Mediterraneo: la transizionalità. Un trimestre che dovrebbe segnare il passaggio graduale ed indolore verso il freddo per antonomasia, anch’esso riconducibile al non più lontano 21 dicembre. Un cammino dolce, graduale. Un ritorno alle piogge lento ma inesorabile. Il buio che avanza, l’aria si raffredda. Ma senza eccessi, talvolta naturalmente presenti.
Un filo conduttore forse parzialmente smarrito nell’ultimo lustro. Quasi spezzato. Ma ricomposto abilmente da un sarto quanto mai impeccabile: madre natura. E così, alle soglie del 10 novembre, l’autunno ha mostrato chiaramente il suo lato più mite, a tratti umido. L’uggiosità s’è rivelata talvolta assente, altre fin troppo presente. Ma lo schema voleva e vuole che ora si cambi scena. Il testimone chiamato pre-inverno giungerà veloce. E con esso riprenderanno le schermaglie atmosferiche. Annuncianti l’imminente cavalcata del Generale.