L’asse della saccatura, dopo essere rimasto per giorni arenato sul comparto occidentale europeo, si sta finalmente muovendo verso est, grazie alla maggiore spinta imposta dall’anticiclone delle Azzorre, le cui propaggini stanno già lambendo la parte occidentale della Penisola Iberica. Questo movimento verso levante della saccatura, unitamente all’affondo d’aria fredda verso l’Africa nord-occidentale, ha incentivato la genesi di una profonda depressione, ora collocata sull’Adriatico Centrale e destinata a muoversi verso levante. Un secondo minimo ciclonico, d’estrazione nord-atlantica, si trova collocato a nord della Scozia: esso non è destinato ad affondare il colpo sul cuore del Mediterraneo, ma anzi contribuirà a far muovere verso nord-est il cuore della depressione ora sui mari orientali italiani.
Tutto il comparto centro-occidentale europeo risulta coinvolto direttamente nella spirale di correnti fredde d’estrazione artica che per diversi giorni hanno alimentato la saccatura. Quest’aria fredda mantiene le temperature generalmente più basse rispetto alla media del periodo anche sulle nazioni occidentali, ora interessate da un parziale miglioramento. L’aria calda richiamata dal vortice continua invece ad investire gran parte del comparto orientale euro-mediterraneo (nonostante l’arrivo di maggiori temporali) con punte addirittura oltre i 35 gradi sull’Isola di Creta, ma l’alito caldo orientale continua a non risparmiare le Repubbliche Baltiche e la Finlandia, dove si sono registrate punte di temperatura di 28-29 gradi.
L’Italia sta dunque facendo i conti col maltempo, che ora si è maggiormente esteso alle regioni centro-meridionali, passaggio obbligato a seguito delle ultime dinamiche che stanno nel contempo liberando quasi tutto il Nord-Ovest dall’oppressione perturbata, durata moltissimi giorni in quella che è stata finora una prima metà di Maggio di stampo prettamente autunnale. Le piogge più abbondanti, nelle ultime, stanno interessando l’Emilia Romagna, parte del Triveneto e delle regioni centrali, dove agisce il richiamo occluso perturbato del vortice in posizione ravvicinata sulle coste del medio versante adriatico. Temporali stanno nel frattempo interessando la fascia meridionale tirrenica (Campania e Calabria), per l’arrivo della componente d’aria più fredda in quota da ovest, accompagnata da forti venti e mareggiate. Un po’ tutta l’Italia sta comunque risentendo di un generale calo termico, tanto che anche sui rilievi della dorsale centro-settentrionale appenninica sta cadendo la neve al di sopra dei 1600-1800 metri.