L’Estate cerca di aggrapparsi disperatamente ad ogni appiglio pur di restare a galla, ma il processo di invecchiamento è iniziato, lento e inesorabile. Se dovessimo soffermarci ad osservare esclusivamente la situazione barica attuale concorderemmo tutti col fatto che non siamo in presenza di un’Alta Pressione ben struttura, capace di assicurare stabilità duratura, bensì siamo in presenza di un nucleo depressionario che, dopo essersi isolato in quota, ha cercato di stabilirsi sul Mediterraneo. Non che non ci sia riuscito, ma venendo a mancare un adeguato supporto perturbato gli effetti si sciolgono come neve al sole.
Non certo come la neve di Marzo, quella che nei detti popolari dura dalla sera al mattino, magari più come una neve di fine Febbraio che prova a resistere all’occhieggiare del sole con tutte le sue forze. Ma pur sempre come la neve l’influenza ciclonica attuale sta subendo un attacco solare non indifferente. Ecco allora che se parliamo di temporali meno diffusi e persistenti rispetto ai ieri, cogliamo l’essenza dello scenario meteorologico giornaliero.
E’ bene per un attimo soffermarsi ad analizzare, anche se rapidamente, le mutazioni bariche che stanno avvenendo in sede europea. Varcando i confini nazionali troviamo un nucleo anticiclonico che dall’Atlantico orientale si estende verso la Penisola Scandinava, formando quel blocco che ha catapultato aria particolare fresca verso le lande orientali continentali. Ma tra i Paesi Finnici e la Russia Europea ben presto s’affacceranno nuove perturbazioni, e saranno perturbazioni autunnali, destinate a vincere la resistenza stabilizzante e gettarsi verso sud causando profonde modificazioni rispetto alla situazione attuale.
Nei prossimi giorni una di queste perturbazioni potrebbe calare direzione Alpi, e poi posizionarsi grosso modo sulla Francia. Così facendo potrebbe suscitare una risposta umida sul Mediterraneo che tradotta in termini meteo dovrebbe causare un peggioramento su molte delle nostre regioni. Potrebbero bussare alle nostre porte piogge più organizzate rispetto ai dispettosi temporali, antipatici perché imprevedibili e scontrosi. Avremo modo e tempo per riparlarne, nel frattempo andiamo ad analizzare la previsione odierna.
Attualmente sono segnalati alcuni temporali tra la Sicilia orientale e la Calabria meridionale tirrenica. Qui le nubi sono sparse, a tratti irregolari, e destinate ad accrescersi nelle prossime ore. Nuvolosità che interesserà essenzialmente le zone intere peninsulari prossime ai monti, quindi dalle Alpi agli Appennini. Ragion per cui i fenomeni temporaleschi saranno concentrati soprattutto in vicinanza dei rilievi. Ve ne saranno in quelli alpini, in particolare nella fascia occidentale piemontese e valdostana. Qualcuno riuscirà a penetrare anche nelle Alpi Liguri.
Qualche altro riuscirà a manifestarsi nell’entroterra della Bassa Toscana e sulle Marche, mentre al Sud la fenomenologia si svilupperà come detto nell’entroterra calabro, nella fascia confinale lucana e probabilmente in Cilento. In Sicilia gli episodi temporaleschi prenderanno la via orientale, in Sardegna quella meridionale tra Campidano e Cagliaritano.
A ben vedere i fenomeni non saranno tanto, tutt’altro. Il sole sarà presenterà in tutte le altre aree peninsulari, il tempo sarà splendido nelle località di mare. Farà un po’ fresco come accade da qualche giorno, ma i venti saranno più deboli e i mari un po’ meno mossi.