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Temporali più frequenti al Nord, peggioramento in estensione al Centro-Sud

di Mauro Meloni
18 Apr 2009 - 18:47
in Senza categoria
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Nubi e fenomeni temporaleschi stanno prendendo sempre più direttamente di mira il Mediterraneo Centrale, a causa dello spostamento del perno del vortice in quota dalla Francia verso il Mare di Corsica. Per il momento i temporali più significativi hanno ancora interessato le regioni del Nord Italia. Copyright 2009 Eumetsat.
L’area depressionaria, intrappolata da qualche giorno sulla Francia, va spostando il proprio raggio d’azione sul bacino del Mediterraneo ed attualmente il perno del vortice in quota è individuabile sul Mare di Corsica. Lo spostamento del minimo ciclonico verso sud-sud/est si rafforzerà nel corso dei prossimi giorni, in maniera tale da far isolare la circolazione di bassa pressione verso i mari meridionali italiani.

La parte settentrionale dell’Europa è invece occupata da un campo di alta pressione, che costringe inevitabilmente il flusso atlantico perturbato a transitare a latitudini molto elevate giungendo a lambire le zone settentrionali dei fiordi norvegesi. L’Anticiclone ha così determinato un miglioramento sulle Isole Britanniche, sul Baltico sulla Danimarca, sui Paesi Bassi e sui settori orientali della Germania e della Polonia, mentre appena più a meridionale troviamo la nuvolosità più periferica collegata alla depressione mediterranea.

Il minimo ciclonico, in vicinanza della Corsica e della Sardegna, sta favorendo l’espansione dell’instabilità su tutte le regioni centro-meridionali, in concomitanza di un ulteriore cedimento barico che ha visto il cuneo anticiclonico sub-tropicale traslare verso il Mediterraneo Orientale. Nuvolosità consistente ricopre così tutte le regioni, ma sono le regioni settentrionali quelle più direttamente interessate da rovesci e temporali, per via dell’atmosfera maggiormente propensa ai moti ascendenti convettivi.

Non sono mancati temporali anche sulla Sardegna soprattutto nel pomeriggio, grazie alla maggiore vicinanza del vortice ciclonico. Nelle prime ore della giornata forti episodi temporaleschi hanno poi interessato la Lucchesia con frequenti grandinate e precipitazioni localmente ingenti. In queste situazioni, non è mai semplice poter stabilire in anticipo con esattezza dove potrebbero maggiormente colpire le aree temporalesche, nonostante i grandi progressi consentiti dalle maggiori risoluzioni dei modelli matematici ad area limitata.

I primi rovesci temporaleschi si stanno intanto attivando anche su alcune aree meridionali, soprattutto in Basilicata e sul nord della Puglia. L’affondo del minimo ciclonico verso sud sta facendo da pescaggio ad aria fortemente instabile di matrice nord-africana. Le interferenze d’aria meridionale, in seno al cavo ascendente della saccatura, potrebbero facilitare lo sviluppo di temporali in pieno Mar Tirreno. Nelle ore notturne è il mare a fornire il maggiore supporto d’energia a tenere in alimentazione i nuclei convettivi.

L’ingresso del vortice ciclonico verso la Sardegna ed il Tirreno sta portando un significativo cambiamento della circolazione dei venti a tutte le quote: negli ultimi giorni ha prevalso il libeccio, con instabilità prevalente confinata a parte delle regioni settentrionali ed all’alto versante tirrenico. Nella giornata di domani la nuova posizione del minimo pressorio favorirà un richiamo sciroccale soprattutto lungo le zone adriatiche e sul Settentrione: questo tipo di correnti porterà precipitazioni sulle zone adriatiche ed in Romagna, in prevalenza riparate dalla dorsale appenninica con la precedente circolazione sud/occidentale.

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