BENVENUTA PRIMAVERA Dal punto di vista astronomico mancano poche ore all’inizio ufficiale della Primavera, poiché quest’anno l’Equinozio cade alle ore 05:14 del 20 marzo. Non ci poteva essere miglior biglietto da visita per l’inizio imminente della primavera: le condizioni meteo odierne, contrassegnate da una vivacissima variabilità sul Nord Italia, appaiono perfettamente rappresentative, pensando alla stagione che sta entrando nel vivo. Come ben sappiano, la nuova stagione quest’anno ha decisamente anticipato le tappe ed è iniziata da qualche settimana: l’intero mese di marzo non ha più visto condizioni meteo che potessero somigliare all’inverno, dopo la lunga fase rigida di febbraio.
FRONTE DI TEMPORALI SUL NORD ITALIA Una massa d’aria instabile ha raggiunto le regioni settentrionali dell’Italia, coadiuvata da un sistema ciclonico in quota centrato sul sud della Francia. La parte attiva del fronte, alimentata da correnti umide meridionali, si è molto ravvivata sul Settentrione, soprattutto nelle ore centrali del giorno quando si sono scatenati tutta una serie di temporali che, accompagnati da frequenti grandinate, hanno interessato soprattutto i settori alpini e prealpini, ma anche le alte pianure dalla Lombardia fino al Friuli. Si è trattato dei primi significativi e diffusi rombi temporaleschi della stagione sul Settentrione. L’afflusso d’aria instabile ha lambito le regioni centrali, portando qualche sporadica debole precipitazione, specie sul lato tirrenico.
ALPI, E’ TORNATA LA NEVE Non cozza certo con la primavera nemmeno la neve in montagna, soprattutto considerando le caratteristiche di marzo. Dopo il lunghissimo digiuno, le Alpi si sono rifatte un po’ il trucco, con i fiocchi che sono localmente caduti abbondanti anche attorno ai 1000-1200 metri, specie nelle ore mattutine tra Piemonte e Lombardia. La neve in montagna dovrebbe essere la perfetta normalità in questo periodo, ma in realtà ha rappresentato un evento data la fortissima penuria di precipitazioni degli ultimi mesi. Certo, non sono queste le nevicate (cadute a macchia di leopardo) in grado di colmare il costante deficit che si protrae ormai addirittura dallo scorso autunno.