VERSO RIMONTA ANTICICLONICA SUL MEDITERRANEO – Gli ultimi 3-4 giorni hanno visto gli scenari meteorologici mutare ben poco: una depressione è infatti rimasta stabilmente posizionata tra Balcani e Sud Italia, ed è stata proprio la tenace stazionarietà del vortice ad aver favorito l’accanimento del maltempo nelle medesime zone da cui sono scaturite le gravi alluvioni in Puglia. Nel frattempo, su gran parte dell’Europa si è andato ad affermare un ampio anticiclone, con massimi centrati sul Baltico: in questo frangente l’alta pressione alle latitudini settentrionali mostra segni d’indebolimento per la penetrazione di una depressione nord-atlantica tra Regno Unito e Mare del Nord. Si va invece rafforzando l’onda anticiclonica sub-tropicale tra Penisola Iberica e Mediterraneo Occidentale, enfatizzata dal concomitante affondo di un’ondulazione depressionaria poco ad ovest del Portogallo. Tale anticiclone tenderà ad espandersi anche verso l’Italia.
SUD ITALIA ANCORA BERSAGLIATO DAI NUBIFRAGI – L’instabilità, ancora attiva su parte della nostra Penisola, deriva dalla lacuna barica lasciata da quel che resta della goccia fredda così dura a morire e che ha segnato il meteo dell’intera settimana. Il fulcro ciclonico, seppure considerevolmente attenuato, resta centrato tra la Penisola Ellenica ed il Canale d’Otranto: da ciò sono scaturiti i temporali più forti ancora una volta su molte aree del Sud Italia con diluvi torrenziali che si sono nuovamente accaniti questa mattina sulle aree garganiche che da giorni stanno fronteggiando nubifragi davvero estremi, le cui conseguenze tragiche sono state descritte negli ultimi articoli (per maggiori dettagli leggere qui tutti gli approfondimenti). L’eccezionalità è legata proprio alla durata di quest’instabilità così marcata, che ha causato queste locali flash flood. Per fortuna il maltempo sta per scemare, anche se le prossime 24 ore restano insidiose.
ACQUAZZONI SPORADICI AL CENTRO-NORD – Sulle regioni centro-settentrionali l’instabilità si è manifestata solo nelle ore pomeridiana, interessando in maggior misura i rilievi, ma anche le aree più prossime alla costa del medio versante tirrenico tra Lazio e Campania. Le temperature più alte si sono confermate sulle Isole Maggiori, con qualche punta oltre i 30 gradi.