Ci siamo. E’ bene godersi gli ultimi sprazzi di sole, laddove presenti, perché poi toccherà rispolverare ombrelli e giubbini. Se si sperava, sino all’ultimo, che i Modelli cambiassero rotta e indicassero giornate di bel tempo beh, sbagliato. E’ bene non illudersi perché la strada è tracciata e il cammino che ci separa dalla prima perturbazione atlantica stagionale è breve. Giungerà domani con la sua parte avanzata, per poi coinvolgerci in un intenso peggioramento tra mercoledì e giovedì.
S’è già avuto un assaggio della capacità perturbata settembrina, col Sud che fino a 48 ore fa era alle prese con un sistema africano rabbioso. E’ piovuto, non come dovrebbe. La pioggia è caduta in modo smodato, con cattiveria e ha causato non solo disagi, anche danni. Ancora ieri nel Reggino si lavorava alacremente per ripristinare i collegamenti ferroviari, interrotti da numerosi allagamenti. Prima ancora v’erano stati nubifragi in Sardegna, poi in Sicilia. Noi lo sapevamo e seguendoci anche voi, insomma, non è stato un peggioramento che ci ha colti impreparati. Solo che a volte porre in atto misure preventive non è facile, perché stabilire con esattezza le zone a rischio è impresa ardua.
Archiviato il transito africano, è tornato il sole. A sprazzi. Purtroppo non c’è un campo di Alta Pressione convinto, o perlomeno, non da noi. Perché una figura anticiclonica c’è, sì, ma è più a nord e sta portando bel tempo laddove sarebbe più naturale che in questo periodo transitassero le Basse Pressioni. Si trova in Scandinavia e nei giorni scorsi andava a braccetto con la sorella Atlantica, parzialmente distesa sui meridiani. Ora quel connubio si sta sgretolando, perché c’è una forte perturbazione atlantica alle porte delle Isole Britanniche. La parte avanzata, visibile nell’immagine rielaborata, è giunta sull’Europa occidentale e in serata porterà qualche stratificazione alle porte delle Alpi.
La giornata odierna sarà però condizionata da un altro sistema. E’ ubicato al di sotto dell’Anticiclone, sull’Europa centrale, e invia spifferi d’aria fresca e instabile sul Nord Italia. I cieli sono in parte nuvolosi e nelle prossime ore cadrà qualche pioggia. O per meglio dire, degli acquazzoni. Le aree a maggior rischio saranno le orientali, il Triveneto. Precipitazioni che non si limiteranno esclusivamente ai rilievi, no, riusciranno a propagarsi alle pianure soprattutto tra il basso Veneto e la Romagna. E poi, al primo pomeriggio, assisteremo ad un vivace incremento della nuvolosità anche al Centro. Si prevedono rovesci nel versante Adriatico, ove potranno sconfinare sulle coste, ma anche nelle aree interne toscane, umbre e laziali.
Al Sud ci sarà un po’ più di sole e solo al pomeriggio, attorno ai rilievi, potranno formarsi annuvolamenti scuri e minacciosi. E’ probabile che cada persino qualche acquazzone tra l’Irpinia, le Murge e la Puglia Garganica.
Condizioni meteo nettamente migliori nelle Isole, specialmente sulle coste. Un po’ meno nelle aree interne, a causa di qualche cumulo in sviluppo nelle ore più calde ma difficilmente causerà precipitazioni. Nel corso della sera prevarranno le schiarite, anche al Sud e su gran parte del Centro.
Le temperature non subiranno variazioni eclatanti, con massime che localmente potrebbero raggiungere i 30/32 gradi. Si segnala esclusivamente una lieve flessione al Nordest.