L’Atlantico non scherza e prova l’ennesimo assalto al fortino anticiclonico afromediterraneo: già sappiamo che il tentativo di ribaltamento non riuscirà certo in modo efficace, ma un parziale cambiamento si è già fatto sentire sul Nord Italia. Le avvisaglie temporalesche di ieri sulla Spagna erano appunto il segnale che l’anticiclone stava perdendo terreno: il grosso dell’area instabile si è poi trasferita sulla Francia ed ora sta martoriando il Centro Europa, in particolare la Germania e la Repubblica Ceca.
La forte attività temporalesca deriva dal fatto che si stanno scontrando masse d’aria dalle caratteristiche estremamente diverse: ne sono una prova concreta le temperature quasi autunnali sul lembo nord-occidentale dell’Europa, che vanno a contrapporsi con i valori pienamente estivi che riguardano le zone più a sud, in senso diagonale dal sud della Spagna fino al comparto balcanico-danubiano.
Il Nord Italia è entrato così parzialmente nell’area di collisione: i primi temporali si sono così sviluppati già dal mattino, soprattutto in Piemonte e Lombardia principalmente a ridosso dei rilievi, ma con qualche sconfinamento fino in pianura. Nelle ultime ore il grosso dei temporali è traslato verso levante, interessando soprattutto le zone dolomitiche. L’instabilità è destinata ulteriormente a crescere con il graduale approssimarsi verso l’Arco Alpino del fronte d’irruzione fresca, che taglia in due la Francia e si estende fino al nord della Germania.