Tutto è ormai pronto per l’arrivo dell’incursione depressionaria artica nel cuore del Mediterraneo, che favorirà diffuso maltempo, e un consistente calo termico di cui risentiranno in maniera più accentuata le regioni centro-settentrionali e la Sardegna.
L’aria fredda comincia ad invadere buona parte del centro-nord Europa dopo varie settimane di caldo davvero eccessivo, ma le temperature considerevolmente rigide restano confinate alle zone più settentrionali della Penisola Scandinava, e specialmente in Lapponia
In questa prima fase aria artica marittima è discesa fin sul centro-nord della Penisola Iberica, con netta diminuzione termica rispetto ai record di caldo che si sono stabiliti appena qualche giorno fa.
Tale discesa artica segue l’allungamento della saccatura del vortice polare, che al momento è andato a scavarsi verso Francia e Penisola Iberica, a cui è associato un relativo minimo barico al suolo sui Pirenei, in progressivo forte approfondimento.
L’evoluzione verso est di tale struttura Depressionaria determinerà l’avanzata verso l’est di tutto l’asse della saccatura, che dunque dalla giornata di domani inizierà a coinvolgere in maniera più decisa l’Italia.
La resistenza della configurazione Anticiclonica di blocco sull’Atlantico lungo i meridiani, garantirà inoltre l’afflusso ulteriore d’aria rigida polare d’origine marittima direttamente dalla Scandinavia, e tale alimentazione d’aria così rigida in quota favorirà l’ulteriore forte approfondimento della Depressione fra il nord Italia e il centro-est Europeo.
Questo è ciò a cui assisteremo nelle prossime 48 ore, mentre per il momento non è ancora inverno, e l’Italia vive tale situazione d’attesa con condizioni meteo differenti fra le zone settentrionali e quelle meridionali.
Infatti il nord risente delle correnti sud-occidentali che hanno trascinato la parte più avanzata della perturbazione, non associata a precipitazioni particolarmente diffuse e rilevanti, che per il momento interessano in maniera più frequente solamente Alpi, Prealpi e zone pedemontane esposte.
Al centro e al sud la situazione è invece differente, qui agisce ancora efficacemente, sia pure in attenuazione l’influenza Anticiclonica, il cui nucleo centrale si è ormai spostato verso l’area centro-orientale del Mediterraneo.
I venti di scirocco che precedono l’avanzata perturbata da ovest hanno garantito valori termici ancora primaverili al sud e sulle isole maggiori, con varie località che hanno raggiunto e di poco superato i 20 gradi.
Sull’evoluzione, i modelli matematici manifestano ancora delle incertezze una volta che l’aria fredda sarà affluita con decisione sul Mediterraneo. Infatti la reazione del Mediterraneo a tale contrasto termico potrà innescare varie depressioni secondarie, dalla posizione non facilmente prevedibile, che poi avranno un ruolo specifico nell’evoluzione complessiva nella seconda fase.
Le mappe hanno invece individuato ormai in maniera pressoché uniformemente allineata sulla fase di brevissimo termine, e sui tempi dell’iniziale afflusso freddo dalla Valle del Rodano.
Questa notte la Depressione sui Pirenei transiterà lungo la costa meridionale della Francia giungendo sul Golfo del Leone, ove s’intensificherà ulteriormente. Nel corso della seconda parte della giornata di domani il centro depressionario si sposterà in piena azione sul nord Italia (previsto un minimo barico molto basso attorno ai 990 hPa), aprendo la Porta del Rodano da dove irromperà con violenza l’aria artica fortemente instabile.