L’Alta pressione di matrice oceanica continua a guadagnare terreno in direzione del Mediterraneo, trovando tuttavia una certa difficoltà a sedare completamente l’area vorticosa ancora allungata dal basso Adriatico alla Sardegna.
Quest’area depressionaria presente sui mari meridionali non abbandona la scena e mantiene ancora in serbo residue energie, per via dell’alimentazione di un flusso d’aria fresca d’estrazione balcanica in scorrimento lungo il bordo meridionale del vasto campo anticiclonico dinamicamente proteso lungo i paralleli su oltre mezza Europa, a medie latitudini.
Il regime ciclonico, centrato al suolo sul mar Ionio, vede agire in quota ancora due differenti circolazioni vorticose, la prima posizionata nel cuore delle regioni meridionali peninsulari, mentre la seconda, mantenuta in vita dalla medesima circolazione orientale, è centrata sul canale di Sardegna.
Ne consegue una diffusa instabilità che privilegia ormai il medio Adriatico e le regioni meridionali comprese le Isole, con precipitazioni sempre più a macchia di leopardo, che man mano si vanno concentrando sempre più verso sud insieme alle aree temporalesche, ormai limitate allo Ionio.
Gli eventi precipitativi maggiori delle ultime ore hanno colpito Capo Bellavista, sulla costa orientale sarda, con ben 26 millimetri in 12 ore nelle prima parte della giornata, e Pantelleria, ove sono caduti 18 millimetri solo nel corso della mattinata.
E’ una Penisola spaccata a metà, se si considera che anche quest’oggi gran parte del nord e delle centrali tirreniche, oltre alle Marche, hanno beneficiato di una giornata decisamente soleggiata caratterizzata da una situazione climatica termicamente gradevole nelle ore centrali del giorno, con valori termici in risalita rispetto alla giornata di ieri ed escursione termica sempre molto accentuata.
Addirittura un tepore di stampo più che primaverile è stato l’elemento caratterizzante delle coste liguri, in particolare lungo la Riviera di Ponente, ove sono stati raggiunti picchi di 24 gradi, favoriti dal flusso secco settentrionale in discesa dalle valli appenniniche. Temperatura che unita al soleggiamento è stato invitante per trascorrere qualche ora al mare.
Notevole la differenza rispetto alle coste del medio-basso Adriatico, non solo la mancanza di soleggiamento, ma anche la stessa ventilazione ha acuito il clima fresco autunnale, impedendo alle temperature di portarsi oltre i 15-16 gradi.
Per le prossime 24 ore non sono attese particolari variazioni bariche, ma il debole vortice presente tra Sardegna, Sicilia e coste algero-tunisine diventerà il fulcro principale dell’intera area depressionaria basso-mediterranea in lenta attenuazione
Nel contempo, l’Anticiclone inizierà a subire una progressiva ulteriore azione di erosione alle alte latitudini, ad opera del Vortice freddo scandinavo, il quale inizierà a premere per un’incisiva spinta fredda diretta verso la parte orientale del Continente.
L’Anticiclone, mantenendosi con il perno sulle Isole Britanniniche non porrà grandi resistenze a questa nuova discesa fredda che farà piombare in pieno inverno vasti territori dell’est europeo e la stessa Russia.
L’Italia resterà in gran parte sotto la protezione stabilizzante altopressorio, seppure in apertura della nuova settimana la parte più periferica dell’irruzione fredda riuscirà a lambire anche le regioni adriatiche e i settori meridionali, causando un inevitabile diminuzione termica.