ALTA PRESSIONE SI SPOSTA PIU’ AD EST – Quasi tutta l’Europa Centro-Meridionale resta sotto la protezione di un vasto campo anticiclonico, i cui massimi barici al suolo si sono spostati dalle regione alpina verso l’Ucraina ed il Mar Nero. Come mette in evidenza il Meteosat, le condizioni atmosferiche più stabili coinvolgono in questo frangente i paesi orientali del Continente, mentre sulle zone occidentali dell’Europa transitano maggiori velature convogliate da infiltrazioni d’aria umida ed instabile che denotano chiaramente come l’alta pressione stia andando incontro ad una netta fase di decadimento.
PERTURBAZIONE ALLE PORTE DELL’EUROPA* – L’indebolimento del campo anticiclonico apre così la strada ad un sistema perturbato, attualmente disposto dalle estreme aree nord-occidentali dell’Iberia fino alla Scandinavia. Questo fronte nuvoloso è collegato ad una saccatura centrata con perno depressionario profondo centrato tra l’Islanda e la Scozia. Il movimento del fronte verso il cuore dell’Europa sarà facilitato dall’arrendevolezza del campo anticiclonico, che non mostrerò particolari resistenze di fronte all’assalto perturbato che andrà a dirigersi rapidamente verso l’Arco Alpino.
CLIMA ESTIVO, MA PIU’ TEMPORALI – Per quanto concerne l’Italia, non si sono avute sostanziali variazioni rispetto al week-end: confermata la parentesi con clima estivo e temperature che, in diverse località di valle e pianura dell’interno, hanno varcato la soglia dei 30 gradi con punte fino a 32° nel Nord-Est e sulle due Isole Maggiori. Nelle ore pomeridiane si è avuta una vivace attività cumuliforme lungo la dorsale appenninica, degenerata in frequenti temporali: rovesci ed acquazzoni si sono sviluppati con facilità grazie all’indebolimento dell’alta pressione ed al produttivo riscaldamento diurno.