Lo scenario sta radicalmente cambiando sull’Europa, per la progressiva espansione di una saccatura di matrice nord-atlantica, il cui motore perturbato principale si trova collocato tra la Scozia e le zone scandinave. Lo spostamento verso est della figura depressionaria ha contribuito all’intrusione decisa dell’aria umida oceanica sul contesto continentale, costringendo così il promontorio anticiclonico sub-tropicale a traslare più ad oriente. Come abbiamo messo in evidenza sull’immagine Meteosat, gran parte dell’Italia ed una buona fetta dell’Europa Centro-Orientale sono ancora sotto la protezione del campo d’alta pressione alimentato da masse d’aria relativamente calde di matrice sub-tropicale.
Il respiro caldo anticiclonico ha portato caldo di stampo quasi estivo negli scorsi giorni sulle nazioni dell’Europa Occidentale, mentre quest’oggi sono le nazioni centro-orientali europee a sperimentare il rialzo termico più significativo con tepori da primavera inoltrata: in Germania il caldo va lentamente ridimensionandosi sotto l’incombenza delle correnti più fresche di natura oceanica, ma Berlino ha raggiunto i 24 gradi. Temperature più elevate in Austria (punte di 28 gradi a Tullin e 27 gradi a Graz), Slovenia (27 gradi a Maribor) e Polonia (26 gradi a Poznan – Lawica), ma vanno annoverati i ben 25 gradi raggiunti a Praga. Resiste il freddo sulle latitudini lapponi, ma sono comunque temperature che di giorno superano quasi ovunque gli zero gradi, consentendo la normale periodica fase di disgelo di questo periodo.
L’Italia è abbracciata dall’alta pressione che garantisce ancora bel tempo diffuso, con temperature che stanno raggiungendo punte di oltre 25 gradi in alcune località del Triveneto e dell’Emilia Romagna. Va peraltro segnalato l’esaurimento definitivo di quella circolazione instabile che, fino a ieri, ha portato temporali tra la Calabria e la Sicilia. Nel frattempo umide correnti sud/occidentali, prodotte dalla circolazione atlantica, stanno orlando le zone alpine nord-occidentali preparando il terreno ad imminenti manifestazioni d’instabilità. Una banda di nubi alte si è spinta su tutto il Nord-Ovest, ma coinvolgendo anche Toscana e Sardegna, producendo solo innocue velature come possiamo vedere chiaramente sull’immagine in basso, che mostra il cielo sopra Olbia.