Probabilmente pochi, se non addirittura nessuno. Le temperature stanno raggiungendo valori inusitati: 37-38 gradi, anche 40. Gli indici di calore, ovvero la temperatura percepita dal nostro corpo, fanno sì che laddove l’umidità è molto alta, il nostro organismo manifesti qualche disagio. La traspirazione, quindi la sudorazione, è ostacolata dall’enorme quantità di vapore acqueo contenuto nell’aria.
Chi ci segue, ho c’ha seguito la scorsa settimana, saprà che l’ondata di caldo proseguirà per i prossimi 5-7 giorni. Forse in qualche regione potrebbe protrarsi sino agli inizi di Settembre e placarsi solamente in concomitanza con l’ingresso dell’Autunno meteorologico.
Ma avete pensato ad una cosa? Che sarebbe accaduto se l’Anticiclone fosse giunto con tale vigoria nel mese di Luglio? O magari agli inizi di Agosto? Che probabilmente saremmo qui a parlare di una delle più intense ondate di calore degli ultimi 10 anni. Invece, fortunatamente, è giunta in un periodo con meno ore di luce e con un sole un pochino più timido.
Ovviamente fa più caldo nelle aree interne piuttosto che al mare. Ma è anche vero che nelle località costiere c’è un’umidità più alta e quindi anche se il termometro segna 32-33 gradi, è come se ce ne fossero 35-36. L’umidità è elevatissima anche in Val Padana, ove forse si hanno le condizioni più disagevoli. Non solo per l’afa, ma anche per via delle Isole di Calore cittadine.
Qualora vi steste domandando le novità odierne, beh, mettetevi il cuore in pace: nessuna. Il sole continuerà a splendere praticamente indisturbato. Al mare, in pianura, nelle grandi città, su gran parte delle nostre montagne. Continueranno a manifestarsi dei timidi disturbi esclusivamente sulla cerchia alpina, ove per via del forte riscaldamento si formeranno le classiche nubi temporalesche.
Il brontolio dei tuoni sarà percepibile soprattutto nelle zone alpine del Piemonte occidentale. Qualche piccolo focolaio potrebbe interessare anche la Valle d’Aosta, la Lombardia, l’Alto Adige e le Alpi Marittime.
Concludiamo dando cenno a quelle che potrebbero essere le regioni più calde: troveremo probabilmente la Puglia, la Campania, il Lazio e la Toscana. A seguire le Isole, la Calabria e le regioni Settentrionali. Si respirerà un po’ di più tra Marche, Abruzzo e Molise, ove a fatica si andrà oltre i 32-33 gradi. Ovviamente i venti saranno deboli variabili, o a regime di brezza durante le ore più calde.