Quasi sicuramente stiamo correndo il rischio d’annoiarvi. Parlare di piogge, macché, autentici nubifragi nel cuore di Luglio e per di più da due settimane a questa parte non è certo quel che avreste voluto apprendere. Purtroppo non possiamo farci nulla, non siamo noi che decidiamo come sarà il tempo. Se fosse stato possibile avremo scelto una bella fase anticiclonica azzorriana, cioè di quelle note per essere le più apprezzate e peculiari di quella che una volta era considerata l’Estate Mediterranea.
Invece no. Ci ritroviamo, ancora una volta, a dover fare la conta dei danni. E per cosa? Per la violenza delle piogge. Ieri è piovuto come non si vedeva da tempo in Campania e Napoli ha dovuto patire disagi per allagamenti in diverse zone cittadine. Ma non solo Napoli. Possiamo citare il Casertano, ed ancora qualche zona del Molise, dell’Abruzzo, o magari della Lombardia. Già. Anche ieri violenti temporali hanno coinvolto il Varesotto e la Provincia di Monza-Brianza, accompagnandosi alla grandine.
Altri intensi temporali si sono sviluppati in Trentino Alto Adige e sul Veneto. Il più violento s’è abbattuto nel Padovano causando allagamenti nel centro cittadino.
Normale, a ‘sto punto, chiedersi quando e come che ne usciremo. Mettiamoci il cuore in piace: non prima del 3 Agosto. Su Luglio calerà un sipario di variabilità e instabilità, a cominciare dalla giornata odierna. Rispetto alle 24 precedenti, l’immagine satellitare mattutina indica maggiori schiarite. Spostandoci più ad est, direzione Balcani, notiamo come invece in quei Paesi stiano agendo focolai temporaleschi davvero notevoli.
Oltre le Alpi, invece, la situazione resta particolarmente movimentata e la causa è imputabile alla tenace azione perturbata che seguita ad inviarci masse d’aria fresca. Nei mari di Ponente, in quelli centro meridionali soprattutto, sta tornando il Maestrale e con esso le temperature non potranno far altro che restare invariate o addirittura calare di 1-2 gradi.
I maggiori annuvolamenti coinvolgono le regioni Adriatiche e nelle prossime ore si accresceranno ancora producendo dei temporali. Le più a rischio sembrano essere Abruzzo, Molise e Puglia, fin verso l’Appennino Campano e quello Lucano. Sussiste il rischio di violenti temporali accompagnati da qualche grandinata a carattere del tutto locale. Ma gli acquazzoni dovrebbero coinvolgere l’intera dorsale appenninica ed ovviamente l’arco alpino.
La differenza rispetto a ieri è che i fenomeni saranno meno diffusi, avranno difficoltà ad estendersi sulle coste e in Val Padana. E poi verso sera si dovrebbero attenuare, lasciando spazio a maggiori schiarite.
Le regioni ove andrà meglio sono le Isole e la Calabria, col sole che avrà modo di esprimersi più liberamente. Ciò non toglie che possa egualmente verificarsi qualche parziale annuvolamento, più che altro indotto dalla sostenuta ventilazione di Maestrale.