INFILTRAZIONI ATLANTICHE, avviso di sfratto all’anticiclone La sfuriata artica si è ulteriormente ritirata verso nord, tanto da interessare in maniera solo le nazioni scandinave e baltiche. L’espansione del promontorio anticiclonico oceanico ha infatti raggiunto le medie latitudini europee, spingendosi ulteriormente verso est, riuscendo nell’intento di far indietreggiare verso nord l’influenza delle correnti fredde, stante la situazione sinottica attualmente sfavorevole a discese meridiane artiche.
Non appare certo così solido il corridoio d’alta pressione che si è esteso dal Medio Atlantico verso l’Europa Orientale (compresa l’area del Mediterraneo), con massimi barici tra l’Ungheria e la Repubblica Ceca, tanto che osserviamo significativi disturbi nuvolosi sulle nazioni occidentali europee: non si tratta di perturbazioni particolarmente organizzate, ma solo d’impulsi nuvolosi che trovano ragion d’essere nel maggiore dinamismo delle ondulazioni atmosferiche, con una leggera saccatura in quota che tende parzialmente ad affondare sulla Penisola Iberica.
Si tratta certamente di un elemento d’immediata difficoltà per l’anticiclone, dato che questa modesta saccatura sarà presto sfruttata dal regime depressionario, posto fra il Nord Atlantico e la Penisola Scandinava, per trovare un varco ed effettuare un nuovo blitz perturbato verso le nostre latitudini (discesa di una saccatura) ad iniziare dal week-end ormai alle porte.
PENISOLA SCANDINAVA, clima ancora rigido Il ritrovato anticiclone sulle medie latitudini europee ha portato un leggero addolcimento termico solamente nelle ore diurne, in quanto nella notte il freddo è stato notevole, favorito dall’irraggiamento per il cielo sereno: altre frequenti gelate si sono avute in Francia e Germania. Il cuore del gelo è tuttavia concentrato sulla Penisola Scandinava, come possiamo notare dai valori registrati in pieno giorno, localmente sottozero specie sulle zone centro-settentrionali: la Norvegia risulta essere la nazione più direttamente colpita dalla precoce e persistente azione artica, con spruzzate di neve fin sulle coste: interessate anche le località costiere del sud/ovest, fra le quali Bergen, il secondo centro più popoloso dopo Oslo.
L’aria artica aveva lambito anche l’Italia, ove tuttavia appaiono sempre più tangibili i segni di un cambio di circolazione, dopo l’avvenuto inserimento dell’alta pressione. Correnti più umide nei bassi strati testimoniano l’avvicinamento delle lievi infiltrazioni d’aria atlantica. Il predominio del sole per il momento è schiacciante, con annuvolamenti più intensi sulle regioni meridionali, in particolare sulla Sicilia e su qualche area tirrenica, maggiormente esposta agli umidi e leggeri flussi meridionali.