Che dire dinanzi allo strapotere anticiclonico? Nulla, se non che si spera che le piogge possano davvero arrivare a destinazione. Di che stiamo parlando? Di quella perturbazione che attualmente è stazionante in prossimità dello Stretto di Gibilterra e che dovrebbe risalire verso nordest aprendo un varco ad un’altra azione perturbata oceanica il cui obbettivo potrebbe essere rappresentato in conclusione dalle regioni del Nord Italia.
Ma prima che ciò accada, però, è bene prepararsi ad affrontare giornate prettamente primaverili. Il fulcro Anticiclonico, al momento, è sempre posizionato tra la Francia, le Isole Britanniche e parte della Penisola Iberica. E’ da sottolineare come in quei Paesi sia in atto una risalita d’aria caldo-umida di origine Africana. E sapete qual’è la causa? Quella piccola zona ciclonica, che col suo moto antiorario enfatizza il richiamo suddetto.
Qui da noi, considerando che il core è ancora distante, la protezione è sì efficace, ma al Sud permane una certa ventilazione Settentrionale e seppur in via d’attenuazione sarà in grado di determinare temperature inferiori al resto del Paese. Temperature che, lo rammentiamo, al Nord e su diverse regioni del versante Tirrenico registrano valori diurni assolutamente oltre norma. Ieri, giusto per farvi un esempio, Bolzano ha raggiunto i 25 gradi mentre Firenze i 23. Quel che preoccupa, purtroppo, è che il clima primaverile si sta propagando alle medio-alte quote con tutte le conseguenze del caso.
La penuria di neve nelle stagioni precedenti, ed ora persino il caldo eccessivo, rischiano di rendere drammatica una situazione già gravissima. Ecco perché si spera che la perturbazione Atlantica dei prossimi giorni riesca a scalfire l’Alta Pressione e possa interessare le regioni Settentrionali. Un coinvolgimento del Centro non sarebbe trascurabile perché rammentiamo che anche in quel settore vi sono molte regioni in pesante deficit idriticco.
Torniamo al tempo. Detto che splenderà il sole, segnaliamo residui innocui annuvolamenti al Sud ed in Sicilia. Nubi legate alla circolazione d’aria fredda che persiste in vicinanza della Grecia e che dovrebbe tirar le cuoia a partire da domani. Segnaliamo qualche banco di nebbia o foschie in Val Padana ed anche nelle aree costiere della Sardegna occidentale.
Le temperature minime, anche avvalendosi delle condizioni di sereno, sono calate sino a sfiorare lo zero in numerose città. Diciamo che mediamente sono state comprese tra i 2 e i 5 gradi. Temperature che, nei valori massimi, dovrebbero registrare dei rialzi sul Mezzogiorno.