La roccaforte anticiclonica ha raggiunto la sua fase di massima espressività: il raggio d’azione della figura stabilizzante continua a farsi sentire in modo maggiore sulla Penisola Iberica, sul sud della Francia e sull’Italia. Qualche cenno di cambiamento inizia tuttavia a mostrarsi: il promontorio anticiclonico sta infatti iniziando a sbilanciarsi verso nord, iniziando timidamente a risalire verso il Regno Unito, ma già entro domani i massimi barici si spingeranno addirittura fin verso la parte bassa della Penisola Scandinava.
Questa rimonta anticiclonica verso le alte latitudini non farà altro che rafforzare la discesa d’aria fredda artica già in atto sulle nazioni nord-europee che alimenta una saccatura fra le aree baltico-scandinave e parte della Russia Occidentale. Il fronte di delimitazione dell’irruzione fredda si trova collocato sul cuore del Continente, fra la Germania nord-orientale e l’Ucraina, ma si sta rapidamente trascinando verso sud tanto che già lambisce l’Arco Alpino orientale. Un cambiamento si sta quindi per concretizzare almeno sull’Italia, dove l’influenza anticiclonica è destinata ad allentare la presa, con temperature in forte ribasso per la crescente influenza degli apporti d’aria fredda in avvicinamento dall’Europa Centro-Orientale.
Nell’attesa del cambiamento ormai imminente, il bel tempo resta grande protagonista sul nostro Paese: non solo cieli prevalentemente sereni, a parte nubi basse generate dallo stesso robusto anticiclone, ma anche caldo d’eccezione con un andamento molto simile a quanto già riscontrato ieri. Gli sbuffi favonici hanno infatti determinato un forte picco di caldo su parte delle regioni di Nord-Ovest, con punte anche di 30-31 gradi su alcune località di Piemonte e fondovalle aostano. L’aria relativamente calda si è comunque estesa un po’ a tutta Italia, tanto che persino al Meridione si sono localmente tornati a misurare picchi elevati prossimi ai 30 gradi.