La lunga fase Anticiclonica sta per giungere al termine. Ormai non ci sono più dubbi: per alcuni giorni l’Alta Pressione, così dura a morire nell’ultimo periodo, lascerà spazio alle tanto agognate perturbazioni di matrice atlantica, che avranno modo di portare anche le prime sospirate abbondanti nevicate sui rilievi Alpini ed Appenninici.
Come era nelle previsioni, in quest’inizio settimana osserviamo l’Alta Pressione sub-tropicale oceanica regalata a sempre più basse latitudini, e ciò sta permettendo il transito odierno di una debole perturbazione, che si inserisce nel flusso debolmente ondulatorio occidentale.
Una debole relativa Bassa Pressione al suolo generatasi sul mar Ligure, ha inoltre determinato venti piuttosto sostenuti tra il mar Ligure e la Corsica settentrionale, con raffiche persino oltre i 100 chilometri orari.
Ad ovest sul vicino Atlantico il cambiamento si va già costruendo con il progressivo approfondimento, già nelle prossime ore, di una più marcata saccatura oceanica in corrispondenza della Penisola Iberica. Tale saccatura prende vita dall’energica attività dei vortici nei pressi dell’Islanda.
Questa saccatura avrà modo di avanzare in maniera netta e senza ostacoli verso l’Italia, ove giungerà alla fine della giornata di domani. Non vi sarà l’isolamento della saccatura in corrispondenza verso la Penisola Iberica, così da determinare l’ennesima prolungata fase Anticiclonica sull’Italia.
Ad ogni modo, la fiammata Anticiclonica non mancherà di certo nella giornata di domani, ma sarà di stampo spiccatamente pre-frontale, con conseguente incremento termico transitorio dovuto al flusso d’attesa di matrice nord-africana.
Tale slancio Anticiclonico non sarà d’ostacolo all’avvicinamento del sistema frontale collegato al cavo perturbato, che già a fine giornata porterà le prime precipitazioni al nord-ovest e sull’alto Tirreno.
Nessun ondata di freddo è annessa alla fase perturbata in vista, nonostante le proiezioni a lunghissimo termine disponibili nell’ultima decade di Novembre facessero sperare nell’arrivo delle prime irruzioni polari proprio in corrispondenza di questi prossimi giorni.
L’inverno, quello vero, appare invece ancora lontano. Tutto sommato, vi sarà però in gioco aria moderatamente fredda in quota (di lontana origine polare marittima), che accentuerà l’energica fase di maltempo di carattere spiccatamente tardo autunnale, con la ciclogenesi in intensificazione sui nostri mari.
E sarà un bel tuffo nella normalità, dopo un trimestre autunnale che di normale non ha visto quasi niente.
La prima saccatura è attesa come già detto per la giornata di mercoledì, e andrà ad isolare proprio un intenso vortice in cut-off tra mar Ligure e Sardegna. La posizione e la traiettoria sono ancora da chiarire nei dettagli, in quanto vi sono in gioco delle piccole modifiche, come usualmente accade in coincidenza di simili evoluzioni.
La lenta evoluzione caratterizzerà questo transito del vortice perturbato, che si sfogherà in gran parte sulle nostre regioni, con la possibilità di fenomenologia anche localmente di consistente intensità.
E l’estremizzazione climatica è stata una costante anche degli ultimi mesi autunnali: d’altronde le rare fasi perturbate, principalmente avute nel mese di Settembre, hanno scaricato ingenti quantitativi di pioggia, spesso concentrate davvero in pochissimi giorni.
Ad onor del vero, in conclusione, va anche detto che l’Anticiclone potrebbe tornare a farsi vivo all’inizio della prossima settimana tanto per cambiare, ma su ciò ritorneremo nei prossimi giorni, nella speranza di non dover proiettare nuovamente lo sguardo su un futuro di stampo ancora lungamente contraddistinto dai domini altopressori.