E’ tornata l’Estate. Che poi la si voglia considerare in gran forma, poco importa. Quella di ieri è stata la prima giornata, da tempo immemore, accompagnata dal gran sole in tutte le regioni. L’Alta Pressione porta con sé un po’ d’aria calda, di natura africana. Più che una vera e propria struttura anticiclonica, si tratta di un promontorio transitorio il cui spostamento dovrebbe condurlo ancor più verso levante.
Qualora vi steste domandando se andrà via, la risposta è no. Non andrà via. Ma verrà costretta ad uno schiacciamento dal flusso perturbato che scorrerà sull’Europa centro settentrionale, che giungerà a lambire le Alpi. Questo sì. In Europa la situazione non è così tranquilla. Le Basse Pressioni stanno tentando di riprendere le redini meteorologiche e lo si nota da tutta quella nuvolosità irregolare. Che si guardi ad ovest o che si guardi a nord, il risultato è identico: nuvole sparse.
Un’altra domanda che potreste porvi nell’osservare l’immagine satellitare è che cos’è quella nuvolosità che sta per raggiungere la Sardegna. Beh, non crucciatevi, sono nuvole alte e sottili. Velature, o stratificazioni. Transiteranno in Sardegna, al Nord Italia e poi sul Centro. Al Sud ed in Sicilia, invece, la tenuta anticiclonica dovrebbe essere maggiore a scongiurarne il passaggio.
Ma da cosa derivano quelle nubi? Semplice. Da infiltrazioni d’aria umida. Già, iniezioni che arrivano dall’Atlantico e basterebbe focalizzare l’attenzione ancor più ad ovest per rendersene conto. Spifferi, sì, ma che nelle regioni Settentrionali avranno qualcosa da dire. E’ meglio riferirsi alle Alpi, perché sarà lungo la cerchia che accadrà qualcosa.
Cosa? Il ritorno dell’instabilità. Eh sì, riprenderanno a formarsi nubi torreggianti e dal pomeriggio esploderanno i temporali. Prima si diceva dell’intrusione dell’aria umida. Or bene, verrà sospinta da venti meridionali, che registreranno dei rinforzi a ridosso dei crinali. Ed è per questo che le aree maggiormente indicate per fenomeni di una certa consistenza saranno proprio i crinali: dalla Valle d’Aosta all’Alto Adige, dalla Lombardia al Friuli Venezia Giulia.
In alcune aree si potrebbero formare focolai davvero forti, tanto da non escludere occasionali grandinate e lo sconfinamento verso i fondivalle. Le regioni a maggior rischio sembrano essere il Trentino Alto Adige e il Veneto.
Concludiamo con un cenno alle temperature. Avrete avvertito un rialzo, che su talune città è stato significativo. Bene, continueranno ad aumentare. Di 1-2, sino a 3 gradi. Il ché significa che le massime potranno raggiungere, senza alcuna difficoltà, punte di 33-34 gradi. Non si escludono i 35 nelle Isole e all’estremo Sud. E tutto sommato, dopo il gran fresco delle scorse settimane, non è che si un male, tutt’altro. Siamo ad Agosto, una o più ondate di caldo andrebbero messe in preventivo.