La giornata odierna può essere considerata assolutamente importante perché rappresentate una sorta di spartiacque tra la fase instabile precedente e quella anticiclonica futura. I cenni che il tempo sta iniziando a migliorare sono percepibili al Nord Italia, ove a dominare sono le schiarite. Nei giorni scorsi, lo rammenterete, il transito di impulsi perturbati poco a nord delle Alpi faceva sì che nubi e qualche pioggia si manifesteranno sin dal mattino.
Anche ieri, lo ricorderete, la giornata cominciò proponendo il passaggio di un corpo nuvoloso legato all’ennesima perturbazione. Perturbazione che in seguito coincise con un’accentuazione dell’instabilità e la formazione di numerose celle temporalesche.
Già, le celle temporalesche. Sicuramente hanno rappresentato l’ingrediente essenziali di questa prima metà del mese. Il sole si è visto a sprazzi, più spesso nei momenti iniziali e conclusivi delle giornate. In montagna ha dominato spesso la nuvolosità, che a sua volta produceva tuoni e acquazzoni. In qualche caso le precipitazioni sono state talmente forti, magari accompagnate da grandine, da creare persino dei danni.
Se per un po’ potessimo tirare il fiato, non sarebbe male. Dopotutto stiamo procedendo verso l’arrivo dell’Estate astronomica ed è lecito supporre che l’Anticiclone abbia tutta la voglia di venire a trovarci. Vedete l’immagine satellitare? E’ la cartina tornasole dell’evoluzione attuale e giornaliera. Troverete indicata la presenza di una struttura stabilizzante ed è quella che nei prossimi giorni si dirigerà in Italia garantendo la prima, vera, accelerazione estiva.
Proviene da ovest, è vero, ma alla base si avvale di un supporto caldo di natura africana. Sarà quest ultimo che pian piano ci creerà qualche sofferenza. Arriverà il caldo, quello vero, ed allora andare al mare – chi potrà ovviamente – sarà davvero un’ancora di salvezza. Tornando per un attimo all’immagine satellitare si evince chiaramente come in Italia stia arrivando, per il momento, soltanto una propaggine. Ed è proprio la disposizione che condurrà allo scorrimento di qualche sbuffo d’aria più fresca nelle regioni Centro Meridionali.
Cos’accadrà? Semplice. Scalzerà quella più calda, presente al suolo, la costringerà a risalire rapidamente verso le alte quote e condensando darà luogo alla formazione dei cumuli. Cumuli che a loro volta produrranno temporali abbastanza vivaci e difatti la dorsale appenninica è deputata alla maggiore fenomenologia pomeridiana. Soprattutto tra Marche, Abruzzo, basso Lazio e Campania si potranno avere fenomeni abbastanza consistenti e non è escluso che qualche acquazzone riesca a sconfinare sino a ridosso delle coste. In particolare sul versante tirrenico.
Un po’ d’instabilità coinvolgerà le aree interne insulari, specie quelle orientali. Stesso discorso per le Alpi e l’Appennino settentrionale. Finalmente andrà un po’ meglio in Val Padana, ove sembra che le schiarite possano intrattenersi gran parte della giornata. La presenza del sole non farà altro che incentivare un rialzo termico e le massime inizieranno a raggiungere punte di 27-28 gradi. I valori più alti si avranno in Salento ed in Lucania, ove invece la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere i 30 gradi.