PROVA DI FORZA DELL’ANTICICLONE – Non accenna ancora a placarsi l’influenza anticiclonica di matrice nord-africana sul Mediterraneo Centrale e sui Balcani, nonostante il tentativo a più riprese delle perturbazioni atlantiche di scalfire lo scudo stabilizzante. Dopo aver lambito le Alpi, i fronti nuvolosi sono costretti a battere in ritirata, risalendo verso nord/est. Da ovest sta nel frattempo giungendo il lembo orientale dell’anticiclone delle Azzorre, che darà manforte al promontorio sub-tropicale presente tra il Centro-Sud Italia ed i Balcani, facendo risalire più a nord il flusso delle perturbazioni atlantiche. L’ingresso dell’anticiclone delle Azzorre preannuncia una graduale flessione delle temperature per l’attivazione di correnti più fresche settentrionali, che si faranno avvertire maggiormente nei prossimi giorni.
CALDO INTENSO SUL SUD ITALIA – Le temperature hanno raggiunto livelli localmente eccezionali nella giornata di lunedì: è stato il caso della Sardegna, dove la colonnina di mercurio si è spinta fino a 42 gradi su Cagliari. Oggi si replica, nel senso che le regioni del Sud saranno ancora nel pieno dell’avvezione sahariana e la colonnina di mercurio potrebbe spingersi su valori massimi localmente superiori ai 42-43 gradi, nonostante un po’ di nubi presenti. I valori minimi di questa mattina sono quasi ovunque rigorosamente sopra i 20 gradi ed indicativi sulla giornata rovente che attende il Centro e soprattutto il Sud Italia: basti pensare che a Messina la temperatura non è scesa sotto i 29 gradi, mentre ad Enna il termometro non è sceso sotto i 28 gradi. Notevolissime le minime anche in montagna: +28.8°C a Monte Sant’Angelo e +24°C a Monte Scuro.
METEO IN MIGLIORAMENTO SUL NORD – La novità maggiore della giornata odierna riguarda gli scenari più soleggiati attesi anche sul Settentrione, compresi i settori alpini e prealpini per gli effetti derivanti dall’espansione dell’alta pressione delle Azzorre che viaggia a latitudini più alte e va saldandosi al promontorio anticiclonico rovente che abbraccia il Centro-Sud. Sulle zone alpine i fenomeni da instabilità saranno pertanto molto limitati: solo nella giornata di ieri, lunedì 6 agosto, qualche intenso nubifragio ha colpito Alto Piemonte ed Alta Lombardia fino alle aree pedemontane, specie il varesotto e la zona di Legnano. Per qualche giorno i forti temporali concederanno una tregua, dando spazio solo ad instabilità modesta pomeridiana tipica del periodo estivo.