Correnti fresche nord/orientali, provenienti dai Balcani, continuano ad affluire verso le regioni italiane, richiamate dall’azione combinata dell’alta pressione britannica e di un vortice di bassa pressione sul bacino centro-orientale del Mediterraneo. Si tratta d’aria più secca e meno instabile, poiché il nocciolo ciclonico in quota si è leggermente allontanato dal nostro Paese, riportandosi in direzione della Grecia, dell’Isola di Creta e del Mar Egeo.
L’instabilità è così tornata marcata non solo sulla Penisola Ellenica, ma anche sulla parte della Turchia occidentale. I fenomeni significativi non stanno tuttavia colpendo per il momento le zone disastrate dall’alluvione nella regione attorno ad Istanbul, ma piuttosto i settori sud-occidentali. I temporali si sono spinti anche sull’Isola di Creta, dove si è posto il centro depressionario al suolo che ha favorito un notevole rinforzo dei venti settentrionali sul Mar Egeo.
Sul resto d’Europa non osserviamo novità significative rispetto allo scenario visto ieri e questo a causa dell’inossidabile presenza di una struttura anticiclonica di blocco sulle Isole Britanniche. L’anticiclone estende la propria azione protettiva su buona parte delle restanti zone occidentali europee, mentre sulle nazioni centrali del Continente discendono modeste infiltrazioni settentrionali che trasportano nuvolaglia insignificante. Il flusso atlantico è costretto a scorrere ad alte latitudini verso il Mar di Norvegia, con forti venti occidentali sui fiordi norvegesi. Una debole area d’instabilità sul Marocco s’estende fin verso le zone meridionali della Spagna.
Nonostante la presenza del forte campo di alta pressione, il caldo non è di casa sulle Isole Britanniche: Londra si è fermata quest’oggi a 21 gradi come ieri, contro i 28 gradi toccati l’8 Settembre. Dopo un’estate in gran parte compromessa, l’attuale dominio anticiclonico garantisce prevalenza di bel tempo, ma con temperature ampiamente autunnali, specie nelle ore notturne con valori spesso ad una cifra (da citare i 4 gradi di Dublino). Il raffreddamento notturno, sulle nazioni britanniche, è favorito dai cieli sereni e dall’assenza di vento.
L’attuale area instabile sulla Grecia ha interessato ancora in parte le nostre estreme regioni meridionali, dove si sono verificate precipitazioni tra la notte ed il primo mattino, sebbene i temporali siano rimasti confinati sullo Ionio, in mare aperto. In Sicilia si sono avute le precipitazioni più significative, anche di una certa consistenza sul palermitano. Qualche precipitazione ha interessato la Penisola Salentina ed alcuni settori centro-meridionali della Calabria.
Sulle restanti zone dell’Italia la modesta azione ciclonica è risultata assai più fiacca, sebbene non siano mancati episodici rovesci pomeridiani, principalmente a ridosso delle zone appenniniche e sul Triveneto, ove si sono avuti degli addensamenti nuvolosi medio-bassi fin dal mattino. La minore nuvolosità, unita al maggiore soleggiamento, ha contribuito ad un significativo rialzo dei valori massimi diurni. Diverse località hanno infatti raggiunto punte di 30-31 gradi, in condizioni d’aria piuttosto secca o per ventilazione di caduta dai crinali montuosi appenninici, come avvenuto sulla Riviera Ligure fra la costa genovese e quella di La Spezia.