Ampie schiarite hanno accolto il risveglio di milioni d’Italiani, ma al contrario di quel che potrebbe indurre a pensare il bel sole presente, fuori fa fresco. Le temperature sono calate sensibilmente, ve ne sarete accorti, e la colpa è di quelle masse d’aria che a cavallo di venti settentrionali talvolta intensi, sono scivolate lungo il fianco orientale dell’Anticiclone Iberico.
Ad ovest delle nostre regioni il tempo è stabile, soleggiato, persino caldo. L’Alta delle Azzorre, perché di quello si tratta, si è avvalsa come consuetudine di un lieve apporto di natura nord Africana. Più a nord, oltre la Francia, l’affermazione di un’ampia depressione atlantica ne ha inibito le velleità di conquista, costringendola a rimanere arroccata su quella porzione d’Europa.
S’è venuta a creare una vigorosa contrapposizione termica, tipica dei periodi transitori e che nel corso di questa primavera è divenuta quanto meno usuale. Da noi, lo ribadiamo, è affluita l’aria fresca che tramite venti settentrionali – Bora, Maestrale e poi Tramontana – si è gettata con impeto sui nostri mari. Quali le conseguenze? Beh, tutti quei temporali che hanno caratterizzato il fine settimana e gli attuali che stanno sfiorando il medio-basso versante adriatico e i litorali del Tirreno Meridionale. Presto assisteremo a numerosi acquazzoni, alcuni temporaleschi, su gran parte del sud e localmente sulle centrali.
I forti venti di Tramontana, che continuano a soffiare su quei mari, porteranno via nubi e fenomeni già nel pomeriggio, confinandola ai versanti tirrenici della Calabria e della Sicilia. Nelle altre regioni, quelle non menzionate, i cieli saranno sereni o scarsamente nuvolosi eccezion fatta per locali annuvolamenti ad evoluzione diurna che appariranno a ridosso dei rilievi. Specie sulle Alpi, dove non escludiamo la possibilità di brevi acquazzoni. Dal punto di vista delle temperature, ci aspettiamo un generale rialzo delle massime, mentre i venti tenderanno ad attenuarsi ad esclusione delle aree indicate pocanzi.