EUROPA FRA GELO E MITEZZA – Un flusso di correnti nord-occidentali accompagna i sistemi perturbati fin verso il nostro Paese: si nota chiaramente dal Satellite come i vari ammassi nuvolosi siano inseriti lungo un vasto canale che, dalle Isole Britanniche, tende ad allungarsi verso il Mediterraneo Centro-Orientale. Questa zona percorsa dalle perturbazioni si può considerare come una fascia di separazione fra due distinte circolazioni anticicloniche con caratteristiche completamente eterogenee fra di loro: ad est domina l’alta pressione russa che mantiene la roccaforte del gelo fin verso i settori dell’Europa Nord-Orientale, mentre sulla parte sud-occidentale del Continente si sta affermando un promontorio anticiclonico coadiuvato da un respiro d’aria molto mite d’estrazione sub-tropicale. Bisogna porre l’attenzione su quest’ultimo anticiclone, poiché intende spostare il proprio raggio d’azione verso est, raggiungendo così l’Italia nel corso del week-end.
ITALIA ALLE PRESE CON PASSAGGIO PERTURBATO – Una delle perturbazioni legate al vortice britannico ha sfondato verso il Mediterraneo Centrale, interessando così gran parte della Penisola. Le prime precipitazioni avevano interessato parte del Settentrione fin dalla serata del 20 dicembre, ma il grosso della perturbazione si è poi concentrato sul Centro-Sud nel corso della giornata odierna. Data la permanenza di clima abbastanza rigido nei bassi strati e l’ingresso d’aria più fredda in quota, non è mancata occasione per nevicate fino a bassa quota, in particolare sulla pianura emiliana e su alcune conche appenniniche. E’ nevicato al mattino fin su Bologna, ma i fenomeni sono poi rapidamente cessati su tutto il Nord. Nella seconda parte della giornata le precipitazioni si sono andate concentrando sulle regioni centrali, soprattutto versanti adriatici e su quelle meridionali, con la neve caduta fino a quote collinari sull’Appennino Settentrionale e attorno agli 800-1000 metri lungo le restanti zone della dorsale.