Nel corso delle ultime 24 ore si è manifestato un miglioramento delle condizioni meteorologiche. Ampie schiarite hanno interessato le regioni adriatiche, le settentrionali e le isole, mentre lungo il versante tirrenico hanno insistito parziali annuvolamenti. La circolazione dei venti è mutata radicalmente, disponendosi da ovest/sudovest. Sono correnti umide temperate che vengono dall’Atlantico, che oltre ad apportare banchi di nubi nelle regioni di ponente, hanno facilitato un repentino rialzo delle temperature. Dai valori sotto media dello scorso weekend, lo scenario attuale è l’esatto contrario.
Abbiamo parlato di miglioramento, ma il termine corretto da utilizzare sarebbe “tregua”. Si è trattato di un intervallo tra il passaggio di una perturbazione – la settima di ottobre – e la successiva – la prima di novembre. La nuvolosità è in rapido aumento sul nordovest e in Toscana, dove giunge sospinta da miti venti meridionali. E’ la parte più avanzata del sistema perturbato, nelle prossime ore ci aspettiamo le prime deboli piogge a partire dalla Liguria e dall’alta Toscana.
Saranno pioviggini destinate a tramutarsi in vere e proprie piogge durante la sera, quando i fenomeni si espanderanno alla Lombardia, alle Prealpi Venete e al Friuli Venezia Giulia. Inizialmente coinvolgeranno in forma più sporadica anche il settore ovest delle Alpi, con spruzzate di neve a quote superiori ai 1800 metri. Nel corso della notte successiva ci aspettiamo una rapida accentuazione dei fenomeni a partire da Liguria e Toscana.
In riferimento alle regioni settentrionali, segnaliamo la presenza di qualche banco di nebbia nella pianura veneta, nei fondivalle alpini e nelle valli laziali. Col passare delle ore assisteremo ad una loro completa dissoluzione.
Nelle altre regioni assisteremo ad un aumento della nuvolosità alta e sottile, che andrà ad offuscare soltanto in parte l’abbondante soleggiamento. Come detto, i venti si disporranno da meridione e dovrebbero facilitare un ulteriore lieve rialzo delle temperature. Le massime potranno superare, in varie città del sud e insulari, i 20°C. E’ un quadro climatico che mal si addice a novembre, ma supportato a livello statistico. E’ bene non scordare che quella che in gergo viene definita “l’estate di San Martino” cade proprio nel mese in corso.