Ora che l’ondata di gelo è conclusa, o quasi, possiamo sostenere senza alcun dubbio che ha assunto caratteristiche di eccezionalità. Prima le Adriatiche, poi le Tirreniche e le regioni del Nord Italia. L’abbuffata di neve ha toccato anche Sud e Isole, giungendo persino ad imbiancare le coste. In alcune località, ci vengono in mente Ischia e Capri, era da tempo che non nevicata a livello del mare. Bisogna tornare addietro con gli anni, in alcune circostante allo storico 1985. Se aveste qualche dubbio, pensate alla neve che è caduta su Firenze, o a quella apparsa su Roma. Oppure pensate ai litorali tirrenici imbiancati. Se in Adriatico può accadere un po’ più spesso, nell’altro versante può considerarsi evento raro.
E vogliamo parlare delle temperature? Su svariate località sono caduti record di freddo che duravano da tempo. Il gelo ha avuto modo di depositarsi al suolo e la qualità dell’aria era talmente buona che neppure il richiamo umido in quota è riuscito a scalzarla. Certo, la temperatura è un po’ cresciuta, ma trattandosi d’aria umida in scorrimento su quella fredda si sono formate nubi convettive capaci di dar luogo ad autentici rovesci nevosi. In qualche caso è stata vera e propria bufera.
Ed oggi? Che sta accadendo? Al Nord è tornato il sole un po’ ovunque, tranne sul Veneto orientale e in Friuli Venezia Giulia. E’ segnalata neve su Venezia e nel Triestino. Laddove è presente il sole c’è comunque da battere i denti. Le temperature sono abbondantemente al di sotto dello zero e le gelate appaiono estese e di forte intensità. In qualche tratto della Val Padana è tornata la nebbia congelantesi, che crea un paesaggio lunare aggiungendo un leggero manto di gelo alla neve caduta nella giornata di ieri.
Le schiarite stanno giungendo anche in Toscana e in Umbria – ove il freddo è stato talmente intenso che hanno gelate le cascate delle Marmore – mentre tra Lazio, Abruzzo, Molise e Campania insistono nubi e precipitazioni. La quota neve si è alzata, ma non così tanto. Nelle zone appenniniche sta nevicando attorno ai 600/700 m. La tendenza è orientata ad un ulteriore rialzo nelle prossime ore, quando tra l’altro si assisterà ad una cessazione della fenomenologia.
Deboli precipitazioni si dirigeranno verso Basilicata e Puglia, poi in Calabria. Saranno deboli piogge e qualche fiocco di neve sulle montagne poste attorno i 1000 m. La situazione apparirà nettamente migliore di sera, quando si avranno prevalenti schiarite su tutta Italia. Le sole regioni ove insisteranno un po’ di nuvole a carattere irregolare saranno le Isole. La ragione è imputabile all’afflusso d’aria umida mediterranea: venti che non proverranno più dai quadranti occidentali, ma si disporranno gradualmente da quelli meridionali e più nello specifico diverranno Sciroccali.
Prepariamoci comunque ad un’altra nottata gelida. Le temperature caleranno dappertutto e su numerosissime località – da Nord a Sud – si avranno altre gelate. I valori potranno scendere anche di diversi gradi al di sotto dello zero. Ovviamente la palma delle città più fredde andrà ancora una volta alle Padane.