Il mese di Febbraio ci sta per salutare sotto una splendida cornice anticiclonica, che peraltro solo oggi ha preso pienamente possesso del territorio italiano. Si è così definitivamente conclusa la lunga fase caratterizzata da correnti fresche settentrionali, le quali hanno penalizzato più direttamente i versanti adriatici e le regioni meridionali, con situazioni di ricorrente instabilità.
La roccaforte anticiclonica è rimasta per diversi giorni centrata in prossimità delle Isole Britanniche e sulle coste occidentali francesi. La posizione in precedenza occupata dall’Alta Pressione vede invece ora protagonista un’onda depressionaria atlantica (perno ciclonico centrato nei pressi dell’Islanda) che si va approfondendo fin sulla Penisola Iberica, facendo convogliare da ovest verso est i fronti perturbati verso il Vecchio Continente.
La saccatura depressionaria atlantica ha diviso in due settori il campo anticiclonico di origine oceanica. La parte più forte dell’alta pressione ha arretrato il suo raggio d’azione verso ovest in Aperto Atlantico, mentre una cellula anticiclonica secondaria si è insediata sul bacino centrale del Mediterraneo, supportata da un promontorio sub-tropicale richiamato dall’affondo depressionario che si va scavando fin verso la Spagna ed il Mediterraneo Occidentale.
L’immagine del Satellite ben evidenzia la ripresa del flusso zonale atlantico verso l’Europa Occidentale. I fronti perturbati interessano principalmente le Isole Britanniche, il Mare del Nord, il Baltico e le nazioni scandinave, ma nuvolosità brillante va conquistando spazio sul Mediterraneo Centro-Occidentale, collegata ad una perturbazione arcuata attorno ad un centro ciclonico ben visibile sulla parte orientale della Spagna.
La parte anteriore della perturbazione, costituita da nubi alte, si trova già a ridosso della Corsica e della Sardegna, mentre isolati annuvolamenti dal mare si sono spinti verso le coste toscane e la riviera ligure, ma senza arrecare precipitazioni. Sul resto del Paese la giornata è trascorsa sotto condizioni di tempo particolarmente buono, anche se i cieli non si sono mostrati limpidi e tersi su tutte le regioni. In alcune zone, fra cui il catino padano e qualche zona litoranea dell’Adriatico, non sono mancate dense foschie anche nelle ore centrali del giorno, per via della stagnazione dell’aria.
La nuvolosità a ridosso della Sardegna è segno di un imminente peggioramento, causato dall’ulteriore avanzamento verso levante della perturbazione che si va organizzando sul Mediterraneo Occidentale. Il netto cedimento barico atteso sui nostri mari consentirà un facile ingresso del sistema nuvoloso, che tuttavia non porterà piogge particolarmente diffuse e copiose, ma che determinerà l’immediata conclusione della temporanea fase anticiclonica dal sapore primaverile. Solo verso metà settimana l’ingresso di una poderosa struttura depressionaria potrebbe portare un’intensa fase di maltempo, ritenuta assai probabile poiché vi convergono un po’ tutti i modelli matematici utilizzati per la previsione meteo a distanza di oltre 2-3 giorni.