La resistenza anticiclonica sull’Europa Centrale è stata sconfitta, permettendo l’intrusione del fronte atlantico che, nella giornata di ieri, interessava temporaneamente, con la coda, le regioni del Nord Italia, favorendo temporali soprattutto sulla Regione Alpina.
Il ramo perturbato, al momento quasi stazionario e disteso in asse obliquo dal Mare del Nord fino alla Polonia Meridionale, trovava molta difficoltà a muoversi verso est, a causa del vasto muro anticiclonico proteso dal Mediterraneo a buona parte dell’Europa Centro-Orientale.
Si è così aperto uno stretto corridoio ciclonico d’aria instabile sul cuore del Continente, che è giunto ad interagire con la circolazione instabile pre-esistente tra Russia e parte dell’Europa Orientale. Più a nord, sulla Penisola Scandinava, domina una figura anticiclonica continentale, estesa fin sulla Groenlandia. Il campo barico è in lieve sofferenza anche sui Balcani, dove si è generata un’area di forte instabilità, per il contrasto con lo scorrimento d’aria fresca in quota.
Lo scudo anticiclonico sul Mediterraneo Centrale ha invece retto egregiamente, respingendo il tentativo di sfondamento del fronte atlantico, il quale si è poi trovato costretto a muoversi verso nord/est, uscendo rapidamente dalle zone settentrionali della Penisola, dopo aver portato ben poche conseguenze. Nel frattempo l’Alta Pressione sta nuovamente recuperando terreno da sud/ovest, accelerando il miglioramento su tutte le nostre regioni.
Tale avanzata frontale aveva aperto la strada ad un richiamo anticiclonico d’aria calda sul Basso Mediterraneo, in seno ad un’avvezione nord-africana che ancora sta interessando parte delle regioni meridionali. Si tratta di una transitoria onda calda, destinata a traslare rapidamente verso sud/est, per l’ingresso di correnti più fresche nord-occidentali.
Le temperature più alte hanno interessato la Sicilia, soprattutto a causa di una certa componente sciroccale nei bassi strati, che ha favorito picchi di 37 gradi sul palermitano, ma gli stessi valori sono stati raggiunti sulla Piana di Catania. Molto caldo anche in Puglia, con punte diffuse di 35-36 gradi.
Correnti d’aria più fresca nei bassi strati hanno già raggiunto buona parte del Centro-Nord e della Sardegna, anche tramite correnti di maestrale moderatamente sostenute in atto sui bacini più occidentali del nostro Paese. Quest’aria più fresca non è supportata da una significativa rinfrescata alle quote superiori dell’atmosferica, perciò non determina instabilità di rilievo.
Una parziale interferenza d’aria più fresca alla quota isobarica di 500 hPa lambisce le zone più orientali della Penisola, a questo si devono i deboli episodi d’instabilità temporalesca sulle zone alpine orientali, ma anche su parte dell’Appennino Centrale, fra Toscana Orientale, Umbria ed interno delle Marche. Ben più intensa l’attività temporalesca oltre il Mar Adriatico, sulla vicina Ex Jugoslavia.
Lo schema barico europeo risulta sempre contrassegnato dalla vivace attività di un’insistente depressione atlantica, attualmente prossima all’Irlanda, generatrice di nuovi fronti perturbati, l’ennesimo al momento osservato sul Golfo di Biscaglia, in entrata sulla Francia e sull’area pirenaica.
Quest’area ciclonica determinerà l’ingresso di nuove ingerenze d’aria umida oceanica soprattutto sul Nord, ove si conferma un relativo peggioramento soprattutto nella giornata di Domenica. La posizione dell’area ciclonica, sospingendo correnti sud/occidentali sulla nostra Penisola, lascia il campo libero anche all’Alta Pressione sub-tropicale, che sferrerà un nuovo attacco.
Già attualmente il campo anticiclonico si sta rinforzando sul Mediterraneo Occidentale, inviando correnti d’aria più stabile in quota anche sui mari occidentali italiani. Nel week-end giungerà aria man mano più calda sulle Isole Maggiori, ma ad inizio settimana la pesante avvezione calda si propagherà verso il Sud e parte del Centro. Avremo una Penisola sostanzialmente spaccata a metà, con moderata variabilità sul Nord e il super caldo aggressivo sull’estremo Sud.