L’ennesima tempesta atlantica di questa prima parte di dicembre Non c’è davvero pace per le Isole Britanniche, prese di mira costantemente da una serie di profondissimi mulinelli di bassa pressione, generati dall’attività frenetica di un Vortice Polare al momento ancora particolarmente compatto. L’attuale minimo di bassa pressione ha raggiunto valori notevolissimi, prossimi ai 945 hPa, sul nord della Scozia e va detto che ne seguiranno altri nei prossimi giorni, con ulteriori fasi tempestose ancor più estreme attese fra giovedì e venerdì. Rammentiamo che la tempesta di neve e vento, avvenuta nella scorsa settimana è stata considerata dal Servizio Meteo Britannico come la più violenta degli ultimi 30 anni.
Queste depressioni sono cariche al loro interno dell’aria molto fredda in quota, che tuttavia almeno per il momento non riesce a scendere troppo di latitudine. Sulla parte continentale dell’Europa Centro-Occidentale viene così convogliata, sempre con intensità sostenuta, aria un po’ più mite da ovest in seno ai fronti perturbati: l’attuale fronte, che taglia in due il Continente, si sta espandendo più a sud, mettendo così subito alle strette la parziale rimonta anticiclonica che si era protesa verso la Penisola Iberica ed il Mediterraneo Centro-Occidentale.
Nuvolaglia medio-alta ha raggiunto l’Italia, ma a parte questi disturbi possiamo catalogare la giornata odierna come discreta, in quanto si frappone fra il vecchio fronte instabile che ha lasciato l’estremo Sud ed il nuovo fronte che si approssima dalla Francia. Le ultime precipitazioni hanno interessato in modo maggiore Calabria e Basilicata, ma si è avuto un rapido miglioramento nel corso della giornata. In compenso, le nubi delle nuova perturbazione si sono progressivamente inspessite sulle Alpi Occidentali, preannunciando l’imminente peggioramento che riserverà nuova neve in montagna che si aggiungerà a quella caduta negli ultimi giorni.